sabato,27 Luglio 2024

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IL PONTE DI ANNIBALE

IL PONTE PASSATO ALLA STORIA CON QUESTO NOME SI TROVA IN TERRITORIO DI CERRETO SANNITA, IN PROVINCIA DI BENEVENTO, RISALE ALL’EPOCA ROMANA (III – II SECOLO A.C.) E SOVRASTA IL FIUME TITERNO.

Secondo la leggenda vi sarebbe passato nei pressi il famoso condottiero cartaginese Annibale, con i suoi elefanti, per nascondere un bottino di guerra sul vicino Monte Cigno. Il ponte consta di una sola arcata a tutto sesto, è interamente costruito in pietra locale, ha una lunghezza di tredici metri ed una larghezza di circa un metro e mezzo.  

Sul passaggio di Annibale in questi luoghi, gli storici hanno opinioni contrastanti. Tito Livio narra che a passare da queste zone sarebbe stato Annone, suo fratello e suo generale, mentre Polibio dice che sarebbe stato proprio Annibale. In un caso o nell’altro, comunque il territorio di Cerreto è stato protagonista della discesa di questo condottiero durante la II guerra punica, combattuta tra il 218 ed il 202 a.C. In effetti la tesi sarebbe stata confermata dal ritrovamento sul Monte Cigno, nel febbraio del 1951, di alcune monete romane in argento, riconducibili al periodo di questi avvenimenti storici. 

Annibale, considerato dal Mommsen come “il più grande generale dell’antichità”, scese in Italia provenendo dalla Spagna, attraversando i Pirenei e le Alpi. Sua intenzione, infatti, era sorprendere i Romani da nord, e in effetti vinse di seguito quattro importanti battaglie, quella del Ticino e quella della Trebbia nel 218 a.C., quella del lago Trasimeno nel 217 a.C. e la battaglia di Canne nel 216 a.C. Successivamente i romani, avendo imparato la lezione, evitarono di affrontare direttamente un condottiero così agguerrito e temibile ma cercarono di riconquistare comunque i territori persi. Inoltre lo costrinsero a rientrare in gran fretta in Africa nel 203 a.C. sferrando un attacco a Cartagine, e sconfiggendolo definitivamente nella battaglia di Zama l’anno successivo. A noi resta comunque questo ponte che porta il suo nome, in buone condizioni anche perché restaurato più volte, anche recentemente, e soprattutto dopo il terremoto del giugno del 1688 – che apportò diversi danni in tutto il territorio – con tecniche che non ne hanno alterato la struttura originaria. Lungo la direttrice Cerreto Sannita – Cusano Mutri, a seguito dell’ultimo restauro, fu eretto nel 2004 un monumento in ferro a forma di elefanti per segnalare la presenza di questo ponte e l’inizio della strada che porta verso di lui. Questa termina in un’area di parcheggio, dotata di panchine, dove è possibile lasciare l’auto e proseguire a piedi per poche decine di metri ancora. Il sentiero è ben lastricato con scalini larghi e non ripidi, e percorrendolo, si ha davvero la sensazione di passare attraverso la macchina del tempo. L’indiscutibile bellezza del luogo, con questo ponte suggestivo immerso nella natura, fa si che davvero si possano godere momenti di pace in un paesaggio da sogno sospeso nel tempo. Il Sannio, come l’Irpinia, si sa, ci riserva sempre innumerevoli sorprese sotto tutti punti di vista: naturalistico, storico, artistico e architettonico. 

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