sabato,27 Luglio 2024

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INTERVISTA A NATALINO CAPONE HTT CENTRO AFFILATURA

TUTTO NASCE DA UNO SGUARDO ATTENTO RIVOLTO A COGLIERE SOLUZIONI A CIÒ CHE CI CIRCONDA. COSÌ NATALINO CAPONE SI È MOSSO DA SEMPRE NEL SUO MONDO, SIN DA GIOVANISSIMO. DALLA TENERA ETÀ DI 16 ANNI COMINCIA LA CARRIERA MILITARE IN CUI SI FORMA E CRESCE. ED È PROPRIO QUI CHE HA LA SUA PRIMA INTUIZIONE. PERCHÈ BISOGNA CHIEDERSELO DA DOVE NASCE LA GENIALE IDEA DI COSTRUIRE PUNTE E UTENSILI PER LA LAVORAZIONE DEI MATERIALI. BISOGNA PUR COMPRENDERE COME SI È MOSSA LA MENTE E LA STORIA DI UNA TALE PARTICOLARE IDEA E INVENZIONE. E DUNQUE, NATALINO MENTRE AGGIUSTA E RIPULISCE CARROARMATI SI INIZIA A PORRE LE PRIME DOMANDE SUI MEZZI, SUI MATERIALI, SULLE LAVORAZIONI. OSSERVA, STUDIA SILENZIOSO CON I POCHI MEZZI CHE HA A DISPOSIZIONE.

Natalino decide cosi a cavallo della sua carriera militare di iniziare a fare impresa e cominciare a dare risposte alle problematiche del mondo metalmeccanico. Prima in uno scantinato, poi in un’officina, poi si struttura in un’azienda. Dal 1982 ad oggi la HTT da realtà artigianale diventa una PMI modello. Il primo materiale da lui osservato e studiato è il vetro. Cerca particolari in grado di lavorarlo senza scheggiarlo perché, si sa, il vetro è molto duro ma molto fragile. E cosi durante le sue passeggiate estive raccoglie pietre pomici per provare a lavorarlo.

Le prime importanti lavorazioni sono rivolte al gruppo FIAT, attuale STELLANTIS con riparazioni e riaffilatura utensili e parti meccaniche. Grazie a questa collaborazione, negli anni HTT acquisisce un importante know how, che risulterà trasversale alle competenze richieste dal mondo aereonautico. Il lavoro svolto nell’ambito automotive farà da leva per quanto verrà sviluppato nel tempo nel gruppo LEONARDO.

Natalino Capone è un imprenditore arguto moderno e lungimirante.

Nel tempo anticipa risposte a problematiche ancora non del tutto mature.
Ed è qui il segreto del suo successo: in questa unica capacità di essere a servizio del suo comparto. Lui non è un semplice produttore, con ambizioni di mera crescita dimensionale e di fatturato. Lui desidera offrire soluzioni prima che gli vengano sottoposte.
Natalino con i suoi storici collaboratori crea nel tempo una piccola gioielleria dell’utensile, con un servizio rivolto al cliente attivo sempre.

In tempi in cui non si parlava ancora di green, lui aveva già risolto il problema del risparmio, brevettando e offrendo un utensile rigenerabile. Questa innovazione tecnologica di processo ha dato la possibilità ai grandi clienti del settore aereonautico di risparmiare in termini di acquisto del numero di utensili; ciò si è tradotto in un risparmio totale sia rispetto al materiale utilizzato, sia per un risparmio di tempi e di costi.

I figli di Natalino l’ing. Angelo Capone e la Dott.sa Francesca Capone affiancano il padre dagli anni 2000 prima il figlio subito dopo l’università e successivamente la figlia.
Con l’ingresso di Angelo, l’azienda inizia ad avere un respiro internazionale. E il lavoro sulla ricerca e sullo sviluppo che il comparto faceva inconsapevolmente con Angelo diventa il cuore pulsante delle attività. La ricerca&sviluppo è lo strumento che ha consentito all’azienda di sopravvivere durante il covid per esempio.

La ricerca ha portato la HTT ad aderire a due grandi progetti di ricerca con un impatto enorme sul territorio:

  • PROGETTO REGIONALE TOP TECNOLOGIE ONE PIECE, fatto in collaborazione con LEONARDO (AZIENDA CAPOFILA), il DAC (Distretto Aerospaziole Campania) e l’università Federico II.Ha l’obiettivo di industriualizzare in ottica 4.0 l’assemblaggio del velivolo ATR nel plant di Pomigliano.
  • PROGETTO EUROPEO NEMESI fatto in collaborazione con LEONARDO (AZIENDA CAPOFILA), FEDERICO II E ALTRI 12 PARTNER, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il PLANT DI POMIGLIANO.Trattasi di un progetto europeo che ha l’obiettivo di perfezionare lo studio dei materiali in ambito aereonautico.

Dalla ricerca nascono una serie di brevetti internazionali, Unika e Slick su tutti, utensili che hanno ottimizzato processi, qualità del foro e tool life. Tali soluzioni tecnologiche nascono da uno studio sui nuovi materiali e nuove geometrie, rivolto a tutto il comparto aerospace e aeronautico. L’uso di utensili sono il costo e il tempo più elevato in termini produttivi per l’industria aeronautica. Le nostre invenzioni riducono i tempi di lavorazione e aumentano la vita utile dell’utensile da taglio, risolvendo il problema dell’utilizzo smodato degli utensili fatti negli anni passati, a causa della grande quantità di forature da effettuare su ogni assemblato.

Angelo in parallelo avendo capito l’importanza e l’unicità dei processi HTT decide di affacciarsi ai grandi mercati internazionali e dopo anni di semina, di fiere, di incontri e di mosse strategiche vede germogliare i primi risultati, con i più grandi player mondiali (BOEING, AIRBUS). Francesca affianca nel tempo la cura e la crescita del settore di finanza agevolata e di progettazione che va di pari passo con i progetti di ricerca e sviluppo.

Oggi l’azienda ha un ufficio dedicato alla trasformazione dei progetti di Ricerca e Sviluppo in finanza agevolata.

Alla base di tutti questi progressi vi è una unica costante: la fiducia e l’operosità delle risorse e del team HTT. Esiste un legame profondo tra i collaboratori, la proprietà e la vita aziendale, un senso condiviso delle responsabilità, un senso di partecipazione sincera nella vita aziendale e viceversa l’azienda nella vita dei propri collaboratori. Trattasi di una collaborazione reciproca che Natalino ha sempre mantenuto come valore e che i figli sembrano aver ereditato. Al centro del management delle risorse del personale vi è una crescente attenzione al welfare aziendale, fortemente voluto da Francesca e Angelo.

La conoscenza storica dei collaboratori di Natalino, come quella di Ida Lucariello (amministrazione), di Alfonso Fina (capo produzione), Pellegrino Della Porta (responsabile CNC), Matteo De Cicco (responsabile rettifiche), Maurizio D’Anna (esperto di tornitura e rettifica), Emilio Brogna (responsabile commerciale area automotive), Sabatino Bonito (tornitore e artista dell’azienda) si incontra con i saperi delle nuove leve dei nuovi Ingegneri, dei nuovi collaboratori, dei nuovi esperti di Finanza e Bilancio, si incontrano e imparano a fare squadra. Cosa non semplice perché questi sono i passaggi salienti di un cambio generazionale che se non strutturato bene può portare ferite, strappi e rallentamenti.

La crescita internazionale si traduce in una crescita aziendale dimensionale e con la nascita di un nuovo plant adiacente a quello esistente all’interno del quale è previsto una importante area dedicata ai test di laboratorio e all’ufficio di ricerca&sviluppo. L’investimento è stato anche possibile grazie a strumenti di finanza agevolata intercettata dall’ufficio preposto.

La HTT punta a rafforzare investimenti di impianti, macchinari e attrezzature grazie agli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Impresa e Resilienza soprattutto nelle zone economiche speciali. Gli investimenti sono rivolti al green, al risparmio e a una modalità più etica di fare impresa anche nel rispetto della politica del valore richiesta e messa in campo dalle supply chain dei più grandi player (LEONARDO, STELLANTIS, AIRBUS, BOEING).

NELL’OTTICA DELLO SVILUPPO TERRITORIALE, HTT È IN CONTROTENDENZA CON LO SPOPOLAMENTO E CERCA DI TRATTENERE E CHIAMARE RISORSE GRAZIE ALLO STRUMENTO DEGLI ITS CHE FORMANO RAGAZZI E LI AIUTANO. QUESTA RETE FRA LE IMPRESE È FORTE E NECESSARIA PER FAR TROVARE LORO UNA COLLOCAZIONE. LA HTT OLTRE A VANTARE COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI E NAZIONALI, COLLABORA ANCHE CON IMPORTANTI IMPRESE DEL TERRITORIO IRPINO. TRA ESSE LE PIÙ GRANDI REALTÀ CHE FIGURANO SONO LA VITILLO SPA, OMI, DENSO, AURUBIS, SIRPRESS.

Progetti per il futuro: fare meglio fare con attenzione. Sempre più attenzione. Attenzione a tutto, alla competenza, all’innovazione, alle risposte del futuro, al territorio, all’America, ai collaboratori.

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