Di Elisa Giammarino Storia, Territorio 30 luglio 2021 I LORO OCCHI SEGUONO CURIOSAMENTE TUTTE LE SPIEGAZIONI DI DANILO SALVATORI, RESPONSABILE TECNICO DELL’ACCADEMIA UDS KALI DI SALERNO. NON SI LASCIANO INTIMORIRE DA DISCUSSIONI ED ESERCITAZIONI, NEMMENO DALLE PIÙ BIZZARRE. Il percorso è iniziato con tutte le difficoltà legate al momento storico e alla socialità pandemica, ma procede a gonfie vele con la partecipazione attiva di un bel gruppo di ragazze, numeri permettendo. Un’idea interessante e brillante quella di avviare un Percorso di Prevenzione Femminile Urbana e Domestica ora, mentre il mondo si sta risvegliando e sta riprendendo a girare. Il perché lo sappiamo tutti, non ci nascondiamo dietro a un dito. La violenza di genere c’è, fa male e non si deve nascondere. Quella domestica, poi, è aumentata in maniera esponenziale durante l’emergenza Covid. E anche questo è un dato di fatto. Così si è avvalorata l’idea della necessità di un percorso, di un ciclo di incontri dal titolo “Vivi la tua libertà”, in cui si lavorasse con le donne – di età compresa tra i 13 e i 65 anni – per le donne. Con grande successo di partecipanti nel salernitano, dove l’Accademia UDS ha già tenuto numerosi corsi in molti comuni, per tante categorie sociali e professionali, il Percorso di Prevenzione approda a fine maggio in Irpinia. Lacedonia è il primo paese ad accogliere il corso, in una sinergica collaborazione con l’Amministrazione comunale, che finanzia il progetto, e la Cooperativa Città della Luna, per un lavoro comune di contrasto alla violenza femminile. Specializzata nella prevenzione nel sociale, in particolare nella gestione di situazioni negative di fronte ai vari tipi di aggressione, l’Accademia UDS ha avviato a Lacedonia un percorso di difesa di otto incontri con cadenza settimanale, basati su un metodo innovativo e funzionale, che mette al centro l’istinto, l’equilibrio e la percezione spazio-tempo. Non si tratta, dunque, di rispondere alla violenza con la violenza, ma di mettere in campo, prima di tutto, azioni programmate di risposta con autocontrollo e sicurezza. Accanto alla dimensione fisica, le donne sono chiamate a conoscere e lavorare anche con gli aspetti psicologici, sezione curata con l’assistenza della psicologa Angela Curcio della Città della Luna, per conoscere le emozioni, per comprenderle e gestirle. Ciò che conta è imparare a tenere a freno lo stress in particolari situazioni, controllare il panico e evitare il freezing, il congelamento causato dalla paura. Quello che ti incolla i piedi al suolo. Ma il lavoro più grande è fatto sull’autostima delle partecipanti, secondo una filosofia tutta nuova basata anche sul body language del teatro americano, dove i sensi sono tutto. Per cui diventa di fondamentale importanza imparare a leggere la voce, osservare i movimenti, per difendersi nei contesti più variegati in maniera autonoma ed essere in grado di trasformare gli oggetti più comuni in potenziali strumenti di difesa. Dopo gli otto appuntamenti, il Percorso prosegue con un incontro al mese sulla pratica: quanto sperimentato, studiato e valutato viene simulato attraverso possibili situazioni di pericolo. Quella che si crea è grande famiglia pronta ad agire con consapevolezza e tenacia senza lasciare indietro nessuna. Si condividono il tempo e gli spazi, le emozioni e le sensazioni, ci si interroga, ci si confronta senza paure e senza timori, perché il lavoro che si fa insieme è, mai come questa volta, un prendersi cura di sé e dell’altra. Piccoli passi verso una sensibilizzazione alla prevenzione sempre più necessaria. Sempre più richiesta. FINANZIATO DAL COMUNE DI LACEDONIA (AV) IN COLLABORAZIONE CON ACCADEMIA UDS E COOPERATIVA SOCIALE CITTÀ DELLA LUNA Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Elisa Giammarino Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente La Cheese Experience... Articolo Successivo PASQUALE IANNUZZO. U...