Di Barbara Ciarcia Editoriali 14 maggio 2020 Non sappiamo se sarà una vita in presenza o da remoto. Sappiamo però che alla fine questa esperienza è un’avventura unica e irripetibile Il futuro sarà a fasi. E già questa, in fondo, è una notizia che ci rincuora perché almeno avremo la possibilità di riprendere in mano la vita. Anche se a strappi. Non è dato ancora sapere se sarà una vita in presenza o da remoto. Pertanto da lunedì potremmo tornare ad assaporare la normalità che mai come adesso è più deflagrante del senso di libertà che ci ha messo addosso una strana fregola. E a sperimentare il nostro rinnovato rapporto con il mondo fuori dalle quattro mura domestiche. Potremmo riprendere a muoverci senza più giustificare gli spostamenti sul territorio. E pure questa oggi appare come una straordinaria conquista di un diritto fino a ieri violato. Andiamo incontro a una vita nuova a tentoni e in avanscoperta. C’è la smania collettiva, e contagiosa, della ripartenza. Sperando però che non avvenga col piede sbagliato, e che non sia un abbaglio che ci porti subito fuori strada. C’è chi si è già fasciato la testa e all’uscita di massa ha preferito la sicurezza selettiva della tana. Gli esperti l’hanno chiamata ‘sindrome della capanna’. Non tutti infatti smaniano per mettere il naso fuori dalla porta di casa per scansare innanzitutto il rischio di contaminarsi, e semmai di confrontarsi col mondo post-lockdown per ritrovarsi catapultati in un caotico surreale ‘sblockdown’. Gli scampati alla pandemia sono attraversati dal fremito vitale dei sopravvissuti dei graziati dalla sorte. Hanno sviluppato anche gli anticorpi contro l’angoscia e l’ipocondria che di sicuro minerà la salute mentale di chi ha subito un bombardamento mediatico smisurato e dorme notti insonne in preda a incubi e convulsioni. Hanno la forza sovrumana di chi si lascia il peggio alle spalle e afferra tra le mani la propria vita con la consapevolezza che alla fine, nel bene e nel male, questa esperienza sulla faccia della Terra resta un’avventura unica e irripetibile. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Ricominciamo... Articolo Successivo Pensavo fosse amore ...