Di Elisa Giammarino Persone, Territorio 12 marzo 2021 L’Aula protetta del Comando Provinciale dei Carabinieri contro la violenza di genere. Si chiama “Luna Smeraldo” ed è stata presentata il 14 gennaio 2021 a Lacedonia. Nata dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale “La Città della Luna”, il Comune di Lacedonia e il Consorzio dei Servizi Sociali dell’Alta Irpinia, è l’ultima casa rifugio nata in Irpinia, una struttura, ad indirizzo segreto, che offre un alloggio sicuro a donne vittima di violenza e ai loro bambini, proponendosi di fornire sostegno, ascolto, attenzione e rispetto, affinché la donna vittima di violenza possa essere sempre soggetto attivo e consapevole, in grado di uscire da situazioni di violenza e di abuso. Ricominciare diventa possibile facendosi guidare, facendosi assistere e per tale motivo l’impegno deve essere costante e quotidiano. Gli organi istituzionali devono agire in sintonia, affinchè si crei una rete territoriale di servizi specializzati per tutte quelle vittime oltraggiate. Schierata in prima linea per il contrasto del fenomeno è l’Arma dei Carabinieri che, nel territorio irpino, può contare su 7 Compagnie e 67 Stazioni Carabinieri, impegnate anche nella giusta informazione e nella sensibilizzazione del problema, che rappresentano i primi passi per la lotta alla violenza. E poi bisogna “trovare sempre il coraggio di denunciare e di segnalare”. È l’invito del Colonnello Luigi Bramati, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Avellino, perchè accade, addirittura, che la donna vittima di soprusi e di ingiustizie finisca per considerarsi responsabile di quello che subisce. Una sorta di meritata punizione nel suo immaginario. Qualcosa di orrendo nella realtà. Il monito del Comandante risuona per questo come necessità, in difesa di quella dignità calpestata e a favore della prevenzione. Perché la cultura può salvare. In un mondo fatto a pezzi dall’odio ricostruirne i tasselli è difficile, ma non impossibile. Collaborare con i Carabinieri è fondamentale e per farlo bisogna denunciare, affidandosi alla loro protezione. C’è così un luogo riservato ed esclusivo presso la Caserma “Litto”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, che da qualche anno accoglie donne, minori e tutte le vittime di situazioni di violenza di genere. È l’“Aula protetta”, in cui le vittime vengono aiutate a riconquistare la dignità e la serenità perdute, in cui poter raccontare gli abusi, le violenze e le vessazioni subite. Un ambiente accogliente, idoneo anche a ricevere i figli minori delle donne vittime delle violenze. A raccogliere le fragilità e le esperienze vissute, uomini e donne dell’Arma, che hanno frequentato specifici corsi di formazione, che sono stati preparati ai casi più difficili e formati per accompagnare le vittime nell’iter che segue alla denuncia. Proprio il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino è stato tra i primi, in Italia, nell’agosto 2013, ad applicare la “legge sul femminicidio”, irrogando la misura dell’allontanamento da una casa famiglia ad un uomo responsabile del reato di “stalking”. Sempre dalla parte delle vittime, sempre dalla parte della giustizia, i nostri Carabinieri agiscono in difesa della verità e dell’essere umano. Perché non è normale indossare lividi e un sorriso ferito, non è normale vivere di terrore. VADEMECUM Non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un soggetto violento e non lasciarsi influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce. In caso di ferite o lividi andare quanto prima al Pronto Soccorso di un ospedale e dichiarare la verità. Chiamare appena possibile il “112”, Numero Unico Europeo per le Emergenze. Rivolgersi ad appositi centri che possono dare consulenze legali, bancarie e psicologiche gratuite o contattare telefonicamente il servizio “1522” (gratuito e attivo 24h su 24), i cui operatori forniscono alle vittime – assicurando loro l’anonimato – un sostegno psicologico e legale nonché l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui potersi rivolgere. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Elisa Giammarino Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Guardia Lombardi, il... Articolo Successivo EMMEGI GAS MOCCIA...