Di Veronica di Furia Ad un'ora da qui, Lifestyle 19 giugno 2021 Un elegante borgo pugliese, in cui l’azzurro del mare si contrappone al bianco della pietra che costituisce viuzze e abitazioni: Trani è un prezioso insieme di meraviglie naturali e architettoniche. ph. Giovanni Bocchino Capoluogo di provincia con Andria e Barletta, si trova a circa 43 km da Bari. Simbolo della città è la Cattedrale, splendido esempio di arte romanico – pugliese, anche conosciuta come Cattedrale di San Nicola Pellegrino. Gode di una vista mare mozzafiato, tanto da sembrare sospesa sull’acqua. L’attuale struttura, affiancata da un campanile duecentesco, fu completata nel XIII secolo. Fu costruita con il tufo calcareo di Trani, estratto dalle cave della città e tipico della zona. Lo specifico tipo di pietra dona alla costruzione un caratteristico colore, bianco – rosato, che diventa più caldo alle luci del tramonto. La facciata, decorata con un grande rosone, è preceduta da una scalinata a doppia rampa che conduce all’imponente porta bronzea, opera di Barisano da Trani. L’interno è diviso in tre navate. Da qui, è possibile accedere alla cripta di S. Nicola, alla chiesa di S. Maria e alla catacomba di S. Leucio. Accanto alla Cattedrale, si trova il Museo Diocesano di Trani, custode di numerosi reperti, tele e sculture provenienti dalla Cattedrale e da altre chiese. Vero e proprio tesoro di Trani è il porto, uno dei più attrezzati della costa adriatica meridionale, cuore pulsante della città, piazza del mercato mattutino del pesce, centro della movida notturna. Alle sue spalle, si snodano i vicoletti del quartiere ebraico della Giudecca, tra antiche sinagoghe e botteghe artigianali. Attraversandolo tutto, invece, si raggiunge il Castello Svevo, voluto da Federico II nel 1233 a difesa della città. Rappresenta una delle costruzioni più interessanti fra il circuito dei castelli federiciani. Qui, furono celebrate le nozze di Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, con la principessa Elena d’Epiro, la cui rievocazione rappresenta uno degli appuntamenti più attesi dell’estate tranese. ph. Giovanni Bocchino Oltre a questo, sono numerose le manifestazioni che si svolgono all’interno del famoso maniero. Per godere di uno dei panorami più belli della città, bisogna salire al Fortino, costruito per difendere la parte orientale del porto. Dalla sua sommità, si vede l’intera insenatura su cui si affaccia il borgo antico e dal quale si delineano le forme della medievale Torre dell’Orologio, il palazzo più alto della città. Passeggiando per il borgo, potete fermarvi a mangiare in uno dei tanti ristoranti tipici e assaporare i piatti della tradizione: orecchiette pugliesi, riso patate e cozze, pasta al forno alla tranese, “gnemeridde” di agnello. Non dimenticate di assaggiare il Moscato di Trani, anche chiamato Moscato Reale. È un vino dolce, caratterizzato da un colore dorato e un intenso profumo di albicocca, ottenuto grazie alla particolare lavorazione dell’uva, lasciata appassire sulla pianta per almeno un mese e poi raccolta a fine ottobre. Ideale per accompagnare dessert o formaggi stagionati, è un vero orgoglio della produzione vinicola cittadina. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Veronica di Furia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Serena Chionetti. Qu... Articolo Successivo BAR CAPPUCCINI. Con ...