Di Roberta Brogna Benessere, Sport benessere, sport, vocazione territoriale, xd magazine 2 marzo 2017 Stefania Pirozzi, classe 1993, nuotatrice delle Fiamme oro e campionessa sannita, si racconta in esclusiva a XD MAGAZINE dopo la sua seconda esperienza alle Olimpiadi. L’atleta originaria di Apollosa è stata inoltre tra i grandi protagonisti dei campionati italiani invernali che si sono disputati a Riccione, dove ha stracciato la concorrenza e ha conquistato tre titoli tricolore. Occhi chiari come il mare e capelli biondissimi. Stefania Pirozzi, classe 1993, sannita e originaria di Apollosa, è stata una delle atlete azzurre a rappresentare il Bel Paese alle Olimpiadi di Rio 2016, senza dubbio uno degli appuntamenti più attesi e ambiti per uno sportivo, in qualsiasi disciplina. Nuotatrice polivalente del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, Stefania ha un carattere forte e determinato, ma basta qualche battuta per scorgere la sua sensibilità e la sua dolcezza. Testa dunque, ma anche tanto cuore, quello che serve per affrontare tanti anni di allenamenti, sacrifici, soddisfazioni, e qualche piccola amarezza. E una passione, quella per il nuoto, coltivata sin dalla giovane età ma nata quasi per caso, per pura combinazione, per una serie di coincidenze. La Pirozzi decide di lasciare la danza e dopo aver imparato soltanto stare a galla, all’età di 7 anni si avvicina per la prima volta a questo mondo, per fare compagnia al fratello. “Non so come mai ma ho iniziato a considerare la danza noiosa, invece tutti potrebbero dire che lo è anche il nuoto”, racconta divertita la sportiva. Quasi per magia però ne rimane incantata. Così, da quel momento inizia il suo percorso sportivo, prima con le giovanili, per poi approdare all’ assoluto, massimo livello raggiungibile in Italia.“Non lo avrei mai immaginato, basti pensare che quando ero bambina stavo affogando con una ciambella”, spiega ancora. La nuotatrice sannita inizia a mostrare sin dagli esordi le caratteristiche di una futura campionessa. Seppur giovanissima nel proprio palmarès vanta difatti una serie di titoli prestigiosi: un oro nei 4×200 stile libero agli Europei di Berlino 2014; un Argento nel 2012 in Francia per i 200 metri farfalla; e ancora due medaglie d’oro (staffetta 4×200 stile libero e nei 200 farfalla) e un argento (200 misti) ai Giochi del Mediterraneo 2013 di Mersin, in Turchia. Vanta inoltre la Partecipazione ai mondiali di Shanghai, una Semifinale ai Campionati del Mondo di Barcellona, e alle Olimpiadi di Londra del 2012 il ventiduesimo posto in classifica nei 400 misti. Anche il 2016 per la giovane atleta è stato un anno molto intenso e impegnativo. La Pirozzi è stata l’unica campana ad aver fatto parte della squadra dei 35 nuotatori azzurri alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. “La partecipazione a Rio quest’anno è stata molto sofferta – sottolinea la nuotatrice delle Fiamme Oro – venivo da alcuni momenti non facili, mi ero concentrata da tempo su questo importante appuntamento, e sinceramente sì ci speravo, ma fino alle fine non ci credevo”. “Ero fiduciosa – racconta quasi commossa – ma avevo tanta ansia e per più di una settimana sono andata a controllare sul sito della Federnuoto gli elenchi dei convocati, aggiornavo continuamente la pagina. E così proprio dal sito, senza alcun preavviso, ho letto il mio nome e ho avuto la bellissima notizia”. Tra le più recenti soddisfazioni tre titoli tricolore ai campionati italiani invernali che si sono disputati a fine anno a Riccione, dove ha stracciato la concorrenza conquistando il tris di medaglie in poche ore. Poco tempo per festeggiare, però, e per rilassarsi. Messi da parte gli ultimi tre titoli, Stefania è subito rientrata a Livorno, dove tuttora si allena, e sta già lavorando per i prossimi campionati assoluti di Aprile, e per la qualificazione per i campionati mondiali di Budapest, in programma nel mese di luglio. A dispetto delle grandi aspettative che si sono create in questi anni attorno alla sua persona, Stefania Pirozzi non è una che si è montata la testa. Anzi, continua a lavorare con grande determinazione e a puntare sempre più in alto. “Io con me stessa sono molto esigente, pretendo sempre il massimo, non mi accontento mai”, spiega. Tante soddisfazioni e traguardi importanti dunque ma anche qualche sconfitta e momento di avvilimento. “Di momenti difficili ce ne sono stati tanti finora – racconta a cuore aperto Stefania – ho vissuto tra Napoli, Roma e Livorno, e far parte della nazionale è una sfida, pretendo sempre di più da me ”. E tra le avversità da affrontare un’infezione che ha costretto l’atleta di Apollosa a rinunciare ai Mondiali di Kazan. “Ho contratto la mononucleosi e ho iniziato ad avere difficoltà nell’allenamento sia fisicamente sia mentalmente”, precisa la bionda nuotatrice. “Le difficoltà sono arrivate dopo un anno per me molto positivo come il 2014 – ci tiene ad evidenziare – e non aver potuto partecipare ai mondiali dopo tanto allenamento è stato un colpo drastico”. A volte quindi, il talento non basta. La dea bendata può metterci il suo zampino. “In qualche istante ho anche pensato di non farcela ma ho deciso di reagire, ho continuato ad allenarmi e qualche soddisfazione in qualche gara prima di quelle importanti mi ha ridato la fiducia. Ho iniziato a credere di nuovo in un riscatto”. E i cinque cerchi olimpici si sono trasformati subito nel suo prossimo obiettivo. “Rio per me è stata una grande occasione, ho vissuto a Roma per tre anni – spiega ancora – tre anni in cui mi sono dedicata in tutto e per tutto al nuoto, in vista di questo importante appuntamento”. L’esperienza della Pirozzi, tra alti e bassi, rafforza tuttora la convinzione nel valore del sacrificio quotidiano e della tenacia, di cui l’atleta ne è fulgido esempio. Solo così si può raggiungere il gradino più alto del podio. Stefania inoltre si divide tra bracciate in vasca e studio: è iscritta all’Unifortunato di Benevento, dove frequenta il corso di laurea in Management dello Sport. La giovane nuotatrice difatti pur viaggiando molto ribadisce sempre il forte legame con la sua terra, il Sannio. “Fino a poco tempo fa cercavo di tornare ogni fine settimana a Benevento. Oggi da Livorno è più complicato per via della distanza e delle diverse ore di viaggio, ma ogni volta che posso torno volentieri. E’ casa mia”. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Roberta Brogna Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Intervista al Dottor... Articolo Successivo Ostruzione delle vie...