Di Barbara Ciarcia Editoriali 26 marzo 2020 L’emergenza da pandemia di Covid-19 ha sviluppato oltremodo il senso di resilienza, e resistenza delle genti appenniniche sopravvissute alle moderne epidemie dello spopolamento e della desertificazione dell’entroterra meridionale. Sopravvivere alla quarantena a queste latitudini è un gioco da ragazzi. La clausura forzata e imposta con DPCM non spaventa quasi nessuno così come il coprifuoco da ‘coronavirus’ nei borghi irpini dove il silenzio è quasi assoluto e l’unico rumore che rimbomba è quello dei passi trascinati degli anziani. Qui da decenni l’emergenza di tirare avanti con pochi servizi essenziali e ancor meno infrastrutture è quotidianità. L’Irpinia ai tempi del contagio pandemico è mutata lievemente ma nelle distanze umane e sociali. Per fortuna è cresciuto lo spirito di solidarietà nelle comunità sfibrate dall’isolamento indotto per decreto governativo. I sindaci, e molti sono giovani e dalla lunga esperienza amministrativa, hanno dato ampia prova di generosità e attenzione verso le fasce sociali più deboli e verso quanti sono stati messi in quarantena fiduciaria. Anche la redazione di XD Magazine, nel pieno rispetto delle regole, ha fatto ricorso allo strumento dello ‘smart working’ . Tutti a casa, e tutti a lavoro da casa. L’informazione non si ferma perché siamo convinti che alla fine tutto andrà bene come vuole il mantra contemporaneo che ha invaso e contagiato la rete. E noi che siamo per il contagio delle idee positive, delle buone notizie, della sana e corretta comunicazione che fa rima con la promozione e la valorizzazione del territorio adesso siamo ancor più convinti che il Paese saprà reagire e rialzarsi. Certo la battaglia contro un nemico invisibile, e quindi più insidioso delle visibili calamità naturali, non sarà breve ma non per questo bisogna arrendersi al pessimismo del momento. Noi gente d’Irpinia, esperta in catastrofi, troviamo sempre il modo di risollevarci e ricominciare, e una ragione per pianificare il futuro. Forse, chissà, certe pause collettive sono utili a riprendere fiato, a riflettere sul senso profondo e autentico della vita oggi messa a repentaglio da un virus nuovo, ignoto alla medicina e alla ricerca scientifica. Un virus che al contrario toglie il fiato fino al soffocamento a chi lo contrae. Vicini al Paese che soffre e che lotta siamo pronti a dare il nostro contributo solidale e a ripartire più motivati di quando non c’era la pandemia a condizionare abitudini e quotidianità dell’umanità raccontando le storie da un’Irpinia che ha affrontato, e in parte superato, un’altra prova vitale per la sua proverbiale e inossidabile resistenza agli eventi. Respiriamo allora a pieni polmoni, e tuffiamoci di nuovo nella mischia della vita convinti che alla fine sia questa l’unica scelta per cui valga la pena farsi contagiare. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Il Bilancio... Articolo Successivo Il reddito di speran...