Di Loredana Zarrella Cultura, Spettacolo cinema, cultura, vocazione territoriale, xd magazine 14 settembre 2017 Nasce sotto il segno di stelle del cinema, nascenti e hollywoodiane, il nuovo film di Modestino Di Nenna. Sono gli attori diversamente abili che in modo sorprendente hanno interpretato i ruoli a loro affidati. Stelle nascenti, appunto, tanto da meritare l’osservazione di illustri studiosi dell’Università di Cassino che si occupano di Psicologia del cinema. Il film, dal titolo “Sotto il segno della vittoria” ha visto anche la partecipazione di attori professionisti di fama nazionale, quali Flavio Bucci, I Ditelo Voi e Antonio Fiorillo. C’è poi un nome altisonante del cinema internazionale. È quello di John Savage, tra gli attori più pagati al mondo, quattro volte candidato al Premio Oscar, noto per l’interpretazione nel film del 1978 “Il cacciatore” con Robert De Niro, ne “Il Padrino – Parte III” e in diverse serie tv, come “Dark Angel” e “Star Trek Voyager”. “Sotto il segno della vittoria” narra la storia di Romolo Abis, un diversamente abile che abbatte il muro della diversità nello sport professionistico. «Romolo, che nella prima parte della sua vita ha subito maltrattamenti in famiglia, viene affidato a una casa famiglia – anticipa il regista Di Nenna, nato ad Avellino ma originario di Torella dei Lombardi -. Sarà un allenatore a scoprire che questo ragazzo ha doti straordinarie nella velocità. Otterrà infatti risultati grandiosi nella specialità dei 100 metri a livello mondiale, gareggiando con i professionisti, non nella categoria dei disabili». «Quest’anno vogliamo abbattere il muro della disabilità nello sport» conclude Di Nenna, già regista di “Un viaggio serio ma non troppo” e di “Tutto può accadere nel villaggio dei miracoli”, andato in onda lo scorso luglio sulle reti Rai dopo essere stato distribuito in cento sale italiane, presentato in anteprima nazionale al Multisala Barberini di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, premiato alla 62° edizione del Taormina Film Festival. Tutti progetti cinematografici sociali innovativi. Progetti di successo, apprezzati dal pubblico e dalla critica, e analizzati ora dal mondo della ricerca universitaria. I dati su questa nuova metodica, che vede coinvolti i diversamente abili nel cinema, sono al vaglio della professoressa Rosella Tomassoni e del prof. Antonio Fusco, candidato più volte al premio Nobel, ideatore della cattedra di Psicologia del cinema. «Gli studiosi non riescono a spiegarsi come i diversamente abili riescono a diventare facilmente attori in tutto e per tutto. Io dico che “funzionano al cinema”» commenta il regista che ha introdotto nella settimana arte questa sorta di rivoluzionaria metodica. Orgogliosi del risultato sono anche la produzione e tutti quelli che hanno creduto nel progetto. Il film è prodotto dall’Associazione Irpina “Noi con Loro”, presieduta da Anna Maria De Mita, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, il comune di Formia, il comune di Picinisco, con la coproduzione di “Machine Tools” diretta dall’imprenditore Emanuele Di Dio. Le scene, di cui si sono da poco concluse le riprese, sono state girate nel Lazio, a Formia, Cassino e Picinisco, nelle Marche, a Tolentino, e in Campania, ad Avellino, Nusco, Ariano Irpino e Mercogliano. Nel Lazio hanno aderito oltre 20 associazioni per disabili, per un totale di 400 ragazzi diversamente abili, attori in una scena nella piazza principale di Formia. Tra le locations irpine spicca il campo di atletica leggera dedicato a Pietro Mennea. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Loredana Zarrella Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Vernicefresca: la qu... Articolo Successivo Ferie e malattia nel...