Di Veronica di Furia Luoghi, Territorio prosciuttificio ciarcia, vocazione territoriale, xd magazine, xd promotion 5 dicembre 2017 Artigianalità, esperienza, genuinità dei sapori. Se dovessimo descrivere il Prosciuttificio Ciarcia in poche parole, sarebbero di certo queste le più indicate. Passione e tradizione hanno sempre contraddistinto il lavoro della famiglia Ciarcia che da quattro generazioni è garanzia di un prosciutto genuino, particolarmente dolce, morbido e dal profumo inconfondibile. Il segreto è utilizzare ingredienti sani e semplici per riscoprire il gusto delle vecchie tradizioni contadine delle nostre terre, lo stesso che si assaporava mangiando i prosciutti del bisnonno Nicola, capostipite dell’azienda di famiglia. Era lui, infatti, che sul finire dell’800 si recava insieme ai figli nelle campagne irpine e nei mercatini di paese per acquistare le cosce dei maiali sapientemente allevati dai contadini locali. Le carni venivano salate e stagionate naturalmente per la produzione del prosciutto crudo e dell’intera gamma di salumi tipici del territorio irpino. Queste pratiche sono state tramandate di generazione in generazione e oggi il prosciuttificio, nonostante sia un’azienda moderna ed efficiente, mantiene immutate le antiche tecniche di lavorazione. Vengono, infatti, selezionate solo le migliori cosce di suino dai migliori allevamenti italiani e salate rigorosamente a mano con sale marino proveniente dalle saline di Margherita di Savoia. Segue un periodo di salagione in cui vengono conservate in apposite celle, a temperatura e umidità controllate. Al termine di questo periodo, le cosce vengono lasciate riposare in appositi locali di stagionatura muniti di particolari finestre, strette e lunghe, che hanno lo scopo di fornire un’adeguata circolazione dell’aria. Per consentire la lenta maturazione del prosciutto, la parte magra della coscia viene ricoperta con un sottile strato di sugna, un impasto di puro grasso suino con aggiunta di sale, pepe e farina. Dopo una stagionatura di almeno 18 mesi, avviene il rito della puntatura: un ago ricavato dall’osso di stinco di cavallo viene inserito in più punti della massa muscolare così da assorbire gli aromi che annusati dai maestri stagionatori rivelano le caratteristiche del prosciutto. I prodotti ottenuti sono costituiti solo da ingredienti naturali, senza conservanti aggiunti o additivi. Al classico prosciutto irpino si aggiungono: la Goccia Irpina, fiore all’occhiello del prosciuttificio, un prodotto prezioso che si ricava da cosce di suino adulto, stagionato naturalmente per almeno 14 mesi; il Prosciutto Affumicato, dai colori intensi e gli aromi speziati per un’esperienza sensoriale straordinaria; il Prosciutto Raffaello dal sapore dolce e morbido. Non bisogna poi dimenticare i capolavori della salumeria, una collezione esclusiva in cui troviamo il fiocco di prosciutto e il fiocco di spalla, la coppa, il filone, la pancetta, la gola e i vari tipi di salame. Se avete già l’acquolina in bocca, aspettate di conoscere uno degli ultimi arrivati nella famiglia Ciarcia: il Nero Casertano. Si tratta di un prosciutto ottenuto dalle cosce posteriori di suini appartenenti ad un’antica razza casertana e allevati allo stato semi-brado. Il maiale nero casertano è una delle razze più rinomate del sud Italia e può essere definita la cugina della pregiata razza iberica, la Putanegra. Ciarcia ne ha ricavato uno stagionato di 18 mesi dall’incomparabile esperienza gusto-olfattiva e un penetrante profumo di erbe di campo. Il grasso dona sapidità al boccone e conferisce un sapore intenso, estremamente lungo e profondo. Questa e tutte le altre prelibatezze possono essere degustate in un elegante e curato showroom: un ambiente caldo, moderno e ben curato per accogliere al meglio i clienti, un luogo in cui il profumo intenso della bontà rapisce i sensi. XD PROMOTION Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Veronica di Furia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Casalduni a ferro e ... Articolo Successivo San Comaio : connubi...