Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio 2 agosto 2021 Nel paese della paglia, della pietra e del presepe rubato Pasquale Iannuzzo ha trovato una nuova dimensione, e soprattutto si è inventato un’arte che gli consente di sbarcare il lunario e assecondare i desideri dei collezionisti del genere, spesso assai esigenti. Dagli scarti tira fuori capolavori esclusivi, piccoli gioielli e scene presepiali originali. Pezzi unici e su commissione che lo tengono impegnato notte e giorno nella bottega ricavata in un garage dismesso. La necessità a volte aguzza la creatività. E la passione per il bricolage e la manualità è maturata durante il recente lockdown. Iannuzzo per anni ha allestito nella chiesa madre di Fontanarosa lo storico presepio. Solo di recente però si è cimentato con sughero, colla di pesce, polistirolo e rifiuti raccolti qua e là per realizzare con le proprie mani ciò che fino a qualche tempo fa assemblava solamente in occasione del Natale. La natività invece non è mai fuori stagione e fuori moda. Lo sa bene Pasquale Iannuzzo che sta lavorando a dei pezzi da inviare oltreoceano. “Per fortuna non mi mancano le commissioni – esclama il giovane artista fontanarosano -. Ho iniziato quasi per gioco e adesso invece è un lavoro a tempo pieno”. È concentrato sulle ultime creature da rifinire e poi colorare e sul materiale da recuperare per iniziare nuovi modelli pronti a spiccare il volo. È un vulcano di idee Pasquale Iannuzzo mentre armeggia con gli arnesi del mestiere. Trascorre giornate intere sotto la luce artificiale per modellare nei minimi particolari scene ispirate agli scorci del borgo famoso nel mondo per la lavorazione della paglia e della pietra e adesso anche le creazioni presepiali artigianali di un giovane che ha saputo rimboccarsi le maniche per sopravvivere alle avversità della vita. La pandemia è stato un bivio, e uno spartiacque per Iannuzzo. Ancor più una sfida che lo ha convinto a rischiare. “In fondo non avevo nulla da perdere – racconta Pasqualino come tutti lo chiamano a Fontanarosa per via del fisico minuto – , e anziché perdere tempo a stare chiuso in casa ho deciso di mettermi in gioco e di mettere in pratica un’arte antica che adesso sto affinando giorno per giorno con lavori sempre nuovi e materiali sempre diversi”. E il lavoro non gli manca, neppure la fantasia e la buona volontà di recuperare ciò che altri invece abbandonano dove capita senza sapere che da quei rifiuti Pasquale ricava opere d’arte. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente VIOLENZA URBANA E DO... Articolo Successivo CERRETO SANNITA. Nel...