Di Pasqualino Molinario Benessere, Medicina benessere, medicina, xd magazine 22 aprile 2017 Ogni settimana in media un bambino perde la vita a seguito dell’inalazione di cibo o corpi estranei. Il 42% dei bambini ha un incidente mentre è solo ed ha eluso la sorveglianza di un adulto, e il restante 58% invece ha un incidente grave con un adulto supervisionante che non riconosce il cibo pericoloso e non sa come intervenire. Quella che potrebbe sembrare una fatalità ineluttabile è dunque un’emergenza prevenibile se genitori e familiari sono opportunamente addestrati a praticare la manovra di disostruzione delle vie aeree. Il 70% dei bambini muore per soffocamento dovuto a cibo: ecco perché, senza privare il bambino del piacere di assaporare alcuni alimenti, è fondamentale l’attenzione alla loro preparazione. Il taglio degli alimenti è un aspetto fondamentale nella prevenzione dell’ostruzione; durante i pasti il bambino dovrebbe essere sempre sorvegliato. I genitori o i familiari che accudiscono il bambino dovrebbero saper praticare la manovra di disostruzione, che consente di salvargli la vita in caso di necessità ed in attesa dell’arrivo dei soccorsi. La forma degli alimenti è senza dubbio il fattore di rischio che più influenza la pericolosità di un alimento in caso di inalazione. Un altro aspetto da considerare è la consistenza: appare evidente, infatti che un cibo gelatinoso o colloso ha maggiori probabilità di aderire e rimanere bloccato nelle vie aeree rispetto ad un corpo solido e compatto. Tra gli alimenti molli e scivolosi troviamo l’uva, la ciliegia, il wurstel, le arachidi, la mozzarella, i pomodorini e olive, il kiwi. Per prevenire, meglio rimuovere i semi dei chicchi d’uva e tagliare gli acini nel senso della lunghezza; rimuovere il nocciolo e tagliare la ciliegia in quattro parti; tagliare in quattro parti il wurstel nel senso della lunghezza e poi in pezzetti più piccoli, tagliare la mozzarella in piccoli pezzetti ed evitare di aggiungerla come ingrediente a piatti caldi (quando fonde può inglobare altri componenti). Da evitare caramelle gelatinose e confetti. Tra gli alimenti duri o secchi attenzione alle carote, noci; tagliare le carote nel senso della lunghezza e poi in pezzetti più piccoli, evitare il taglio trasversale (a rondella). Tra gli alimenti appiccicosi o collosi il prosciutto crudo: va rimosso il grasso, evitare la fetta intera, che deve essere ridotta a piccoli pezzetti; la mela e la pera, occorre tagliarle in pezzetti piccoli e grattugiarle nel primo anno di vita. Ricordare le norme comportamentali, a partire dalla buona abitudine di non parlare mentre si mangia e di non distrarsi, per esempio per leggere, giocare o guardare la televisione. Nel 30% dei casi il soffocamento e quindi l’ostruzione delle vie aeree, è provocato da oggetti o giochi di piccole dimensioni, che, evocando il riflesso di deglutizione, possono poi provocare soffocamento. Tutti gli oggetti, che passano attraverso un foro del diametro di 4,5 cm sono pericolosi per i bambini di età inferiore ai 4 anni. Tra questi i più pericolosi e più frequentemente responsabili di soffocamento sono: pile al litio, palline di gomma, parti di giocattoli, pongo, monete, tappi di biro o penne in genere. Come affrontare l’emergenza? Nel caso di un’ostruzione parziale, il lattante o il bambino sono in grado di tossire vigorosamente, piangere e parlare. In questi casi, è opportuno evitare qualsiasi manovra di disostruzione e favorire la tosse. In caso di ostruzione completa il lattante/bambino non riesce a piangere, tossire o parlare e si rende necessaria l’esecuzione della manovra di disostruzione. Cosa fare nel lattante: nel momento in cui ci rendiamo conto che il lattante non respira, non piange, non tossisce e cambia colore, la prima cosa da fare è allertare i sistemi medici di emergenza, chiamando il numero 118 (a breve 112) e poi procedere con le manovre di disostruzione delle vie aeree. Nel lattante con la mano assicurare il capo del lattante fissando la mandibola tra pollice e indice posizionati a “C”, posizionare il lattante prono (pancia in giù) sull’avambraccio; posizionare a sua volta l’avambraccio sulla coscia dello stesso lato, per garantire la stabilità e far sì che le manovre siano efficaci, facendo attenzione a non iperestendere il capo del lattante. Effettuare subito le manovre di disostruzione ovvero 5 pacche interscapolari con via di fuga laterale avendo cura di non colpire il capo. Girare il lattante sull’altro avambraccio, sempre in posizione declive, assicurandolo sul piano rigido formato da avambraccio e coscia. Visualizzare una linea immaginaria tra i due capezzoli del lattante, posizionare due dita (indice e medio) al di sotto dello sterno subito sotto tale linea ed eseguire 5 compressioni toraciche lente e profonde. Alternare le 5 pacche interscapolari alle 5 compressioni toraciche fino a quando l’ostruzione non si risolve o il lattante diventi incosciente: in questo caso si inizia il protocollo di rianimazione cardiopolmonare che si può imparare nei corsi certificativi BLSD/PBLSD . Cosa non fare: scuotere il lattante, metterlo a testa in giù, mettere il dito in bocca. Cosa fare, invece, nel bambino? Sopra l’anno di età e per tutte le età si esegue, in caso di ostruzione totale, dopo aver allertato i sistemi medici di emergenza (118 a breve 112) , una semplice manovra , chiamata manovra di Heimlich dal nome del medico americano Henry Jay Heimlich, che l’ha applicata e diffusa per primo nel 1974. Collocarsi alle spalle del bambino, in piedi o seduto, stando attenti a bloccare, nel caso stiamo in piedi, le gambe, onde prevenire eventuali cadute all’indietro; inginocchiamoci alle sue spalle se il bambino è piccolo. Posizionare le braccia al di sotto di quelle del bambino, abbracciandolo all’altezza dell’addome superiore; con il pollice e l’indice di una mano formare una “C” che colleghi il margine inferiore dello sterno all’ombelico. Porre il pugno dell’altra mano all’interno di questa “C”, avendo cura di mantenere il pollice all’interno delle altre dita per creare una superficie piana. Staccare la prima mano e porla al di sopra dell’altra. Eseguire le compressioni con direzione contemporaneamente antero-posteriore e piedi-testa (movimento “a cucchiaio”) finché il bambino rimane cosciente o l’ostruzione si risolve. In caso diventi incosciente si iniziano anche qui le manovre di rianimazione cardio-polmonare che si possono imparare in un corso certificativo BLSD/PBLSD. Alcune linee guida prevedono anche nel bambino sopra l’anno di età le pacche interscapolari alternate alla manovra di Heimilich, che rimane comunque preferibile, visto che la pressione intratoracica creata è maggior e favorisce l’espulsione del corpo estraneo in un soggetto al di sopra dell’anno di età. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Pasqualino Molinario Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Stefania Pirozzi: “L... Articolo Successivo Il Metodo Feuerstein...