Di Donatella De Bartolomeis Cultura, Libri cultura, libri, xd magazine 30 giugno 2017 In questi giorni Maurizio Picariello, ingegnere irpino, cantastorie, definito dalla critica poeta dell’amore assoluto, ha presentato il suo nuovo libro “Vivere non è peccato” edito da il Papavero. Un libro di brevi racconti che custodisce i germi del pensiero di S. Bambaren, Buddha, R. Byrne, E. Cioran, P. Coelho, Dalai Lama, B. Dylan,T. Fischer, K. Gibran, B. Grillo, G. I. Gurdjieff, T. N. Hanh, H. Hesse, A. Jodorowsky, O. Khayyam, G. Magi, Osho, M. Pincherle, M. Recalcati, A. Schopenhauer, R. Tagore, H. D. Thoreau, S. Wilde e altri, fino ad arrivare alle citazioni del Vangelo che Maurizio conosce passo passo, versetto dopo versetto. “Vivere non è peccato è un precetto, un ordine e una necessità. – dichiara Picariello e lo fa con enfasi, con la carica emotiva ed emozionale che da sempre lo caratterizza. – Vivere vuol dire farlo con totalità, andando contro certe chiusure sociali, contro alcuni impedimenti culturali, contro certi controlli religiosi, in un mondo in cui tutto è massa, dove chi pensa con la sua testa, chi sente col suo cuore, è visto come un extraterrestre, un rivoluzionario, un sovversivo, un agitatore a cui bisogna tarpare le ali.” Picariello ha al suo attivo oltre 520 spettacoli tra l’Italia e l’estero, in particolare Svizzera e Inghilterra. Le presentazioni dei suoi libri sono infatti vere e proprie performance, viaggi interiori attraverso la scoperta del sé. Vestito dei suoi lunghi capelli brizzolati che lo accomunano ai Mahatma, Maurizio affronta il suo pubblico di discepoli e farisei cucendo un dialogo che parla al cuore di ogni singolo spettatore, spingendolo a vivere sul serio, fino in fondo, perché la vita è un soffio e domani potrebbe essere troppo tardi.“Fermati e ascolta il tuo cuore” dice chinando il capo sul petto “Resta in silenzio e ascolta”. In tanta arte e in tanta saggezza i suoi libri sono il promemoria da portare a casa e rileggere per non dimenticare, sono pagine da riprendere ogni volta che il brusio frenetico della vita ci distoglie dalla nostra vera natura per trascinarci in una dimensione alienante dove maschera e volto si fondono, si confondono, trasformandoci in robot e defraudandoci della nostra natura di uomini. Maurizio è un ingegnere ambientale e vederlo nei panni dell’artista potrebbe destabilizzare qualche bigotto, ma non era forse Enzo Jannacci un medico? E non diceva Anton Cechov “La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante: quando mi stanco di una, passo la notte con l’altra.”? E come loro Maurizio Picariello sente l’esigenza intima, viscerale, profonda, di bilanciare entrambi gli emisferi cerebrali. Parla al cuore, si siede tra la gente, recita, canta accompagnato dalla sola chitarra, sposta all’improvviso il capo all’indietro lasciando che i capelli fluiscano liberi come le sue emozioni che diventano parole. Nei suoi monologhi non è difficile ascoltare precetti di medicina, religione, ingegneria, sempre con un velo di leggerezza e simpatia, tra una battuta e un precetto. È istrionico, ironico, gioca, si trasforma in menestrello, cattura l’attenzione del suo pubblico spingendolo a riflettere attraverso le più diverse espressioni artistiche. “Chi vive trova e non cerca la felicità; – continua Maurizio – chi vive è innamorato fino alla furia; chi vive coltiva il proprio giardino interiore. E chi vive così non fa massa, non ha seguaci ma compagni in questo viaggio chiamato Vita, che strada facendo s’illumina, perché è il singolo che si illumina e non la massa (si è mai vista una massa che s’illumina?).” Proprio per questo Picariello è scomodo, è quella voce fuori dal coro che spaventa chi ci vuole massa informe, allontana chi già si è omologato al gruppo fino a scomparire, suscita l’ira dei burattinai che in lui vedono colui che taglia i fili restituendo a ognuno la propria dignità. Ma Maurizio lo sa e con aria distaccata e consapevole mi dice “Ricorda, quando fai qualcosa, hai contro quelli che fanno la stessa cosa, hai contro quelli che non fanno la stessa cosa, hai contro quelli che non fanno nulla!” Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Donatella De Bartolomeis Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Mela, il frutto proi... Articolo Successivo Ariano International...