Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio Irpinia, persone, territorio, vocazione territoriale 3 dicembre 2016 Luca Cipriano, giornalista professionista col fiuto pure per le sfide e le belle iniziative, è il giovane presidente della più antica e prestigiosa istituzione accademica e musicale d’Irpinia: il Conservatorio Statale “Domenico Cimarosa”. Due mesi fa il campus, realizzato con un lauto finanziamento stanziato dagli americani dopo il violento sisma dell’80, ha festeggiato il trentennale nella sede di via Circumvallazione, autentica fucina di talenti con lo speciale concerto degli ottoni e fiati della US Naval Force di stanza nel nostro Paese. Il “Cimarosa” è il quarto Conservatorio italiano per numero di iscritti, e da molti anni annovera anche studenti stranieri ( coreani, cinesi, americani ). Vanta adesso un invidiabile cartellone di spettacoli grazie all’intraprendenza del suo presidente e a una nuova sfida artistica lanciata al territorio. Il “Cimarosa” suona bene per davvero? “Sicuramente il Conservatorio spinge molto sul rapporto con la città e il territorio, l’Irpinia intera,- esordisce così Luca Cipriano- grazie poi alla recente riapertura del teatro ha riconquistato un importante palcoscenico che alterna produzioni interne ed esterne. Abbiamo già avuto ospiti del calibro di Peppe Barra, del soprano di Solofra Carmen Giannattasio. A breve ospiteremo altri grandi nomi del proscenio nazionale e internazionale. Le premesse sono buone e anche le intenzioni di promuovere eventi sempre più accattivanti”. Trent’anni dopo il campus è un solido punto di riferimento artistico: è in buona salute, in crescita e attira anche studenti stranieri. Un’occasione, dunque, per operare un’inversione di tendenza culturale e occupazionale per l’Irpinia? “Sono convinto di questo- esclama il presidente- e i presupposti ci cono proprio tutti. Il Cimarosa è l’Università della Musica di una città che da sempre lamenta l’assenza di un vero ateneo. Da quarant’anni invece il Conservatorio opera con successo sul nostro territorio, e ha conquistato numeri di tutto rispetto ( 1220 studenti e 140 docenti ): è il quarto in Italia. Il campus di 28mila mq, donato dal Governo Americano, fu collocato nel cuore antico di Avellino e vanta una storia gloriosa. E’ un prestigioso centro di formazione accademica e contribuisce anche all’economica dell’indotto locale grazie alla presenza degli studenti stranieri del progetto Erasmus che hanno scelto di vivere qui. Abbiamo cinquanta allievi cinesi. E’ una strada diversa per fare economia al Sud e per formare talenti e creare sbocchi occupazionali appetibili rispetto ai canali tradizionali”. Puntare sulla musica, sulle arti, in fondo è un buon investimento? “E’ senza dubbio una scelta di grande qualità personale e professionale- sostiene Cipriano-. Chi sceglie di formarsi sono giovani che hanno non solo una spiccata sensibilità artistica ma anche un alto grado di scolarizzazione. La musica rende i cittadini migliori, e va incentivata con la presenza di scuole votate alla formazione artistica a tutto tondo. In Irpinia stanno crescendo i licei musicali, e sono tutti in rete con il Cimarosa, anello fondamentale per filiera musicale”. Gli obiettivi del presidente Luca Cipriano per il futuro prossimo del “Cimarosa”. “Vorrei che questa istituzione diventasse sempre più legata al tessuto irpino- conclude il professionista-. Vorrei che la città riscoprisse il proprio conservatorio e di conseguenza fosse orgogliosa delle attività che qui si svolgono. Non a caso il ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, ha scelto di visitare il Conservatorio “Cimarosa”. Da parte mia c’è la forte volontà a sostenere e incoraggiare tutte le attività del Conservatorio e a promuovere una stagione artistica sempre più interessante e aperta al territorio grazie al teatro interno che mi auguro diventi presto il nuovo teatro di Avellino”. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Agricoltura, la spin... Articolo Successivo Intervista a Clement...