Di Barbara Ciarcia Editoriali 27 aprile 2020 La quarantena ha svelato la realtà dei rapporti. D’ora in avanti sarà il tempo della verità Dal lockdown al countdown non sarà certo un attimo, ma piuttosto un salto nel vuoto. E in mezzo c’è una quarantena prolungata sine die, e una quotidianità fatta di precarietà e ricerca esasperata di certezze. Se possibile pure di una scadenza. Dipendiamo ormai dalla rete, dallo stillicidio mediatico, più o meno attendibile, e dalle apparizioni prodigiose di un premier afono. La nostra resistenza psicologica è messa a dura prova. Intanto abbiamo fatto ricorso agli anglismi per rendere forse meno aspra, e quindi più accettabile, la nuova condizione di vita. Non più normale, ma emergenziale. Non più reale, ma virtuale. E il futuro così appare una scommessa. Lockdown suona meglio di isolamento. Countdown ha sostituito da tempo il conto alla rovescia. L’unica cosa che allo stato va alla rovescia è il tempo. Non scorre in avanti, da questa prospettiva di costrizione domiciliare, ma paradossalmente all’indietro. Sì, perché siamo fermi agli istanti della vita precedente alla pandemia da Covid-19, impigliati nei ricordi di ciò che non sarà più. Andare avanti richiede oggi uno sforzo, di fantasia innanzitutto, non indifferente. Il tempo che ci aspetta però sarà quello della verità. D’ora in poi sarà svelata la nostra vera natura e testata la tenuta dei rapporti e le reali competenze di ciascuno. Il tempo farà da spartiacque, e da specchio. La pandemia non ci ha resi migliori ma solo più opportunisti. E’ bastato questo tempo di costrizioni e divieti a manifestare un imbarbarimento diffuso e trasversale e a ribaltare l’antico adagio: non tutti i mali vengono per nuocere. Stavolta, a quanto pare, non vale perchè il Covid ha fatto, e come, male alla salute, quella mentale innanzitutto. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Che fine ha fatto l&... Articolo Successivo Ricominciamo...