Di Valerio Massimo Miletti Luoghi, Territorio cantine, Irpinia, luoghi, territorio, vocazione territoriale 3 maggio 2017 Terre di Valter è una piccola Cantina che deve il suo nome al compianto Valter Landi, scomparso prematuramente nel 2003. Valter, appassionato di vini, aveva iniziato a programmare questa attività, creandone tutti i presupposti ed acquistando dei terreni nel Comune di Torre Le Nocelle, purtroppo senza riuscire a portarla a termine. Ma i suoi giovani figli, Roberto, agronomo, ed Emanuela, economista, hanno voluto proseguire e completare i sogni paterni giungendo nel 2008 ad una vera e propria produzione vinicola, avvalendosi della consulenza dell’enologo Raffaele De Martino. L’azienda, situata proprio a Torre Le Nocelle – località Campoceraso – produce vini rossi e bianchi e l’attenzione inizia dalla materia prima: i vigneti. Ve ne sono cinque ettari per l’aglianico di Taurasi, due ettari per il Greco di Tufo, due ettari per il Fiano di Avellino, tre ettari per la Falanghina. Tutte le piante vengono seguite dall’origine e vengono utilizzate solo le uve migliori, ben consapevoli che per ottenere vini qualitativamente elevati bisogna partire da uve eccellenti e vitigni ben curati. E i risultati sono di tutto rispetto. Per i rossi, la produzione prevede un Taurasi DOCG, per circa duemila bottiglie, affinato in barrique di rovere francese per un periodo superiore ai quattordici mesi; vino di grande struttura e morbidezza, ha un aroma di prugna, ciliegia amara, lampone e fragola e ben si abbina con cacciagione, carni rosse e formaggi stagionati. Poi un Aglianico DOC, il Ventiduemarzo, proveniente da un vitigno piantato su terreni argillosi-calcarei, con una produzione di circa diecimila bottiglie; affinato anche questo in barrique di rovere francese, ma per un periodo di sei mesi, ha un profumo di viola, ribes e mora selvatica, e si presenta di un colore rosso rubino intenso; con i suoi 14° si accompagna bene con carni rosse, tartufi, piatti speziati e formaggi stagionati. Il nome particolare vuol essere un omaggio al padre, Valter, che era nato proprio in quella data. Altro rosso è un Irpinia Aglianico DOC, dal colore rosso intenso e dal bouquet complesso all’amarena e al cioccolato, affinato in barrique di rovere francese per un periodo di tre mesi; anch’esso si abbina bene con formaggi e carni rosse e viene prodotto in circa ottomila bottiglie. Infine, un Campania Aglianico IGT, vinificato in botti d’acciaio e affinato in bottiglia per almeno due mesi, che accompagna piatti più leggeri, come pastasciutta, minestre e carni bianche, per una produzione di circa quattromila unità. Altrettanto varia è la produzione dei bianchi, con un classico Fiano di Avellino DOCG, proveniente da un vigneto situato ad Atripalda, dal colore giallo paglierino, indicato come aperitivo o abbinato a frutti di mare e raffinati piatti a base di pesce; la sua produzione è di circa quattromila bottiglie annue. Ancora, un Greco di Tufo DOCG, affinato in bottiglia dai tre ai quattro mesi, dal profumo intenso e dall’ottima acidità; proviene da un vitigno di Santa Paolina ed ha una produzione annua di circa cinquemila bottiglie; ottimo anche come aperitivo, si accompagna a grigliate di pesce, crostacei o carni bianche. Infine, un Beneventano Falanghina IGT dal profumo fresco e fruttato, affinato in bottiglia per almeno un mese; prodotto in circa diecimila bottiglie, proviene da vitigni situati nell’area beneventana e accompagna egregiamente piatti di pesce, crostacei, ma è ottimo anche come aperitivo. Per le novità in uscita possiamo dire che è dei giorni scorsi la presentazione di un Rosato 2016, realizzato con raccolta prematura di uve e per una produzione di circa quattromila bottiglie. Le aspirazioni aziendali sono di crescita poiché, da piccola azienda familiare, si vuole aumentare la produzione sfruttando le potenzialità, ma senza sminuirne la qualità. Per l’estate sono già in programma le visite guidate alla Cantina e ai vigneti, con assaggi e degustazioni dei prodotti. I vini delle Terre di Valter sono presenti nei migliori ristoranti irpini e campani, nonché in alcuni della costiera amalfitana e sono in distribuzione nel sud Italia – in Puglia e Calabria – ma anche in Umbria, Marche e Lazio. Per l’estero, al momento, l’esportazione è verso la Svizzera ed il Belgio. Il prossimo anno saranno sicuramente presenti al Vinitaly, la più importante fiera del settore in Italia, come mi assicura gentilmente al telefono Emanuela Landi, precisando che per il momento hanno preferito investire sull’azienda, per rafforzarla ed ingrandirla. E noi facciamo tantissimi auguri a questa giovane Cantina e a Roberto ed Emanuela Landi, perché possano avere successi sempre maggiori, portando avanti il sogno paterno, il modo migliore per onorare la memoria del papà Valter che continua a guidarli da lassù. Ne sono sicuro! Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Valerio Massimo Miletti Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Aldo Cazzullo: “Gli ... 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