Di Valerio Massimo Miletti Cultura, Spettacolo 16 dicembre 2019 Mai come in questo caso, il detto “impara l’arte e mettila da parte” calza a pennello per Daniele Musto, un bravissimo artigiano dell’arte presepiale. Allievo dell’Istituto d’Arte di Avellino – quello fatto con le vecchie regole, in cui vi era molta manualità – aveva sviluppato un’ottima competenza nella realizzazione di manufatti in ceramica ma anche di ebanisteria. Ma poi, si sa, le cose della vita vanno diversamente ed il suo lavoro prese tutt’altra piega, vedendolo per molti anni impiegato al Comune di Montemiletto, il suo paese. Una vita lavorativa piena di soddisfazioni, con impegno anche personale nell’associazionismo. Molto impegnato, infatti, nell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) che lo ha apprezzato a tal punto da nominarlo coordinatore regionale. Tale carica lo ha portato frequentemente al di fuori dei confini regionali e nazionali, regalandogli molte soddisfazioni. Non ultima quella di vedersi convocato in Prefettura nel novembre del 2010 e di vedersi conferita l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, proprio per attività di Protezione Civile. Ma – come si diceva – quella sua passione per le attività manuali, ed in particolare per la tradizione del presepe napoletano, trasmessagli dal padre, non lo aveva mai abbandonato. Così, appena andato in pensione cinque anni fa, decise di dare libero sfogo alla sua bravura iniziando a realizzare strutture presepiali artistiche. Una grande passione, quella per il presepe, della nostra tradizione meridionale. Istituito da San Francesco a Greccio nel 1223, visse il suo massimo splendore nel XVIII secolo con Carlo III di Borbone che ne aveva una vera e propria passione. E fu così che il presepe uscì dalle chiese, dov’era solitamente posizionato come oggetto di devozione, per entrare nelle case dell’aristocrazia divenendo un oggetto anche un po’ più mondano che religioso. Vi era una vera e propria gara nel realizzare il presepe più bello, per ricevere i complimenti del sovrano, il quale, quando partì per la Spagna, portò con sé un grande presepe e validi artigiani per continuare anche là questa tradizione. Daniele Musto realizza non solo scene della natività e di tutte le attività tradizionalmente rappresentate in un presepe, ma anche tutta quella serie di accessori che li adornano e li compongono. Realizza in legno o terracotta con grande pazienza ed attenzione, alberi, botti per il vino, tini, lampioni, scale, pozzi. E ancora, prodotti alimentari quali formaggi, salumi, insaccati, carni, pesci, frutta, verdura. Il tutto con grande precisione e sorprendente rispondenza al vero. Ma anche le strutture sono realizzate nei minimi particolari, con tegole sui tetti, steccati, luci alle finestre, portali, strade acciottolate. I materiali utilizzati sono il legno, il sughero, lo stucco in polvere, la terracotta. I pastori che animano le sue scene, poi, sono di gran pregio in quanto provengono dalla notissima bottega dei fratelli Ferrigno di Napoli. Un connubio davvero eccezionale e di grande effetto. Forse non tutti sanno che le figure che rappresentano i vari artigiani nel presepe, hanno un ordine ben stabilito, poiché rappresentano i dodici mesi dell’anno in cui si coltivano e si vendono specifici prodotti. Gennaio è rappresentato dal macellaio, febbraio dal venditore di formaggi, marzo dal venditore di polli, aprile dal venditore di uova, maggio da una coppia di sposi con cesti ricolmi di ciliegie e frutta, giugno dal fornaio, luglio dal venditore di pomodori, agosto dal venditore di cocomeri, settembre dal contadino che vende fichi, ottobre dal vinaio, novembre dalla venditrice di castagne e dicembre dal pescivendolo. Il nostro artista le ha realizzate tutte. Molto belle anche le sue scarabattole. Queste sono delle teche in legno lavorate a mano – utilizzate anche per altri scopi – dove in questo caso viene posizionata una natività o comunque una scena di presepe. I suoi presepi sono adatti per qualunque sistemazione finale. Ne realizza di piccoli, medi e di grandi dimensioni e presepi adatti ad essere collocati sotto campane di vetro. Su richiesta possono essere corredati da pastori, da luci o elementi luminosi e fatti in scala in base ad altri elementi già posseduti dai committenti. Ovviamente Daniele Musto, così attaccato al suo paese, non poteva sottrarsi dal riprodurre anche parti di esso e del suo bellissimo castello. Una splendida struttura raffigurante proprio il castello fu donata al Comune di Montemiletto per il Natale del 2015, con l’intento di iniziare ad arredare qualche sala dell’edificio ma anche per contribuire ad incentivare il turismo locale. La bottega, oltretutto, ha sede proprio in un ambiente di sua proprietà che si affaccia nel cortile interno del famoso Castello della Leonessa. Attualmente il maniero, grazie alla collaborazione della Pro Loco, resta aperto tutti i sabati dalle 15,30 alle 18,00 e le domeniche dalle 10,30 alle 12,00 e dalle 15,30 alle 18,00 a beneficio di coloro che vogliano visitarlo. Al momento, purtroppo, solo per il suo laboratorio e per la Sala Tocco. E così, Daniele Musto nei fine settimana o durante i bellissimi eventi organizzati dalla locale Pro Loco “Mons Militum” nei mesi estivi o nel periodo natalizio, espone prevalentemente i suoi capolavori proprio nel castello. Tuttavia, quest’anno, se vi sarà la disponibilità dei proprietari, la mostra natalizia si potrebbe tenere presso una cappella gentilizia privata del paese. Tra i luoghi di Montemiletto riprodotti dall’artista vi sono: la cappella Paladino, la chiesa di San Pietro, il palazzo Fierimonte, il palazzo Musto Magno, la Porta della Terra, il portale del castello, il portale di palazzo Rossi. Qualche anno fa ha partecipato anche ad una mostra presso l’ex Carcere borbonico di Avellino dove, nel 2018, ha tenuto un corso nell’ambito di un Laboratorio di arte presepiale per gli studenti, dal titolo “Il presepe napoletano”, organizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino. Motivo in più, quest’anno, per recarsi a Montemiletto durante il periodo di Natale, godere di una magnifica atmosfera natalizia, fare qualche acquisto tra le tante botteghe di artigiani o di produttori di prodotti tipici locali ed ammirare e – perché no?! – acquistare una delle opere d’arte del nostro bravissimo artista Daniele Musto. 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