Di Pamela Cappelluzzo - Avvocato, Grafologa e Perito Giudiziario Cultura 23 agosto 2021 La firma è l’apposizione, con la propria grafia personale, del proprio nome e cognome. Per Max Pulver “La firma è l’autoritratto di chi scrive, la nostra biografia in sintesi” . Essa è un gesto libero, spontaneo ed unico, altro non è che l’espressione di noi stessi e della nostra identità. Già i bambini hanno il loro modo di firmare o sigillare un foglio, magari con un minuscolo disegno o uno scarabocchio. L’adolescente, invece, tenderà a conformarsi a modelli calligrafici ispirati alla moda o alla norma. Cercherà di riprodurre una forma grafica che più lo rappresenti, imitando la firma di un cantante, di un calciatore, di un compagno o di un genitore. Nell’adulto, al contrario, la firma assume una forma definitiva, che segue la sua evoluzione e maturazione. La firma di un adulto è il frutto di una ricerca e scelta personale che risente del livello culturale, del temperamento e dell’identità dello scrivente. Essa è il gesto automatizzato per eccellenza, il gesto grafico che saremmo in grado di realizzare anche ad occhi chiusi. In grafologia, la firma esprime un significato che va oltre l’apposizione del proprio nome e cognome. Essa rappresenta l’immagine che lo scrivente vuole trasmettere agli altri e al mondo esterno ma allo stesso tempo rivela il reale sentimento che ha nel suo intimo, la sua vera identità. Per questi motivi, il grafologo che si accinge ad interpretare una firma dovrà andare oltre “l’Io sociale”, ovvero l’immagine che lo scrivente vuole rimandare di sé stesso e di come vorrebbe essere. Il grafologo dovrà saper cogliere “l’Io profondo”, l’aspetto privato ed intimo. Per redigere un buon e corretto profilo grafologico è bene sottolineare che non si può esaminare una firma senza un’adeguata osservazione del testo. Pertanto, è opportuno osservare la firma in corrispondenza del testo, se sia o meno omogenea ad esso, laposizione dove viene posta, la sua dimensione, la forma e tanto altro. A maggior ragione, una sigla, che altro non è che una firma “in sintesi”, richiederà uno spirito di osservazione più attento e scrupoloso dal professionista. I manuali di grafologia definiscono alcune linee guida in generale che possono essere utili per una comprensione “sommaria e al quanto superficiale” della firma ma è opportuno ribadire ciò che ho sempre dichiarato nei precedenti articoli, un singolo elemento in grafologia non è determinante. Per avere una corretta interpretazione occorre valutare tutto il contesto e la combinazione degli elementi nella sua unicità. Ecco il significato di alcuni elementi da osservare; ➢ Omogeneità della firma con il testo. Una firma omogena ci parlerà di un individuo coerente e spontaneo, il suo comportamento intimo è in armonia con quello esteriore. Viceversa, una firma non omogenea al testo indica una persona che tende a mascherarsi proteggendo il proprio intimo anziché rivelarsi agli altri. ➢ La posizione della firma rispetto al testo. Posizionata a destra ha un atteggiamento disponibile verso il futuro con voglia di procedere ed andare avanti. Posizionata a sinistra lo scrivente ha maggiore timore del futuro, ha bisogno di rassicurazioni prima di intraprendere un progetto. Posizionata al centro, tende a rimanere neutro, riflette prima di agire. ➢ La dimensione della firma rispetto al testo. Lo scrivente che firma più grande rispetto a quanto scrive normalmente, dà una maggiore importanza alla sua immagine sociale, può denotare qualora ci siano altri elementi che lo rafforzano, una maggiore fiducia in sé stesso. Una dimensione più piccola denota una persona più timida, meno appariscente e che tende a non mettersi in mostra. ➢ Leggibilità della firma. Una firma leggibile e chiara denota una persona semplice, sincera e che non si nasconde. Se illeggibile denota una persona che tende ad essere originale, che esce dagli schemi. ➢ Una firma troppo vicina o lontana dal testo. Vicina al testo, ha una scarsa capacità di giudicare obiettivamente. Troppo lontana dal testo denota una difficoltà di integrazione. Anche i tratti accessori esprimono un loro significato, ad esempio sottolineare una firma denota il desiderio di affermarsi, una firma con un puntino o un trattino finale denota riflessione, ed ancora, una firma barrata denota una scarsa fiducia in sé. Queste sono solo alcune indicazioni che ci permette di osservare la nostra firma. Non mi resta che augurarvi…buon divertimento! Per ulteriori info: pamela.cappelluzzo@gmail.com www.periziagrafologicacappelluzzo.it Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Pamela Cappelluzzo - Avvocato, Grafologa e Perito Giudiziario Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente IL ROMANZO DI GIULIA... Articolo Successivo Avella da scoprire c...