Di Andrea Massaro Storia, Territorio storia, territorio, vocazione territoriale, xd magazine 16 novembre 2017 Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento non sono stati pochi gli irpini che hanno solcato l’Atlantico per approdare nel Nuovo Mondo. Tra i tanti figura un personaggio che lascerà, nel suo paese di nascita, Sturno, e nella sua provincia, Avellino, un ricordo indelebile. Figlio di Rocco e Maria Emanuela di Paola, John Michele Aufiero, il futuro inventore del clacson, nacque a Sturno il 17 ottobre 1887. Come tanti suoi comprovinciali nel 1915, accompagnato dal fratello, il sacerdote Emanuele, emigrò per gli Stati Uniti in cerca di fortuna. Questa arriverà più tardi. Avviato al lavoro come minatore la sua perspicacia per l’inventiva lo portò a realizzare il clacson elettrico delle macchine. Con l’espansione dell’automobile sempre più preponderante, grazie anche all’iniziativa del magnate dell’auto Henry Ford (1863 – 1947), il quale si era promesso di far acquistare ad ogni americano un’automobile, il nostro conterraneo pensò bene di brevettare la sua invenzione che lo consacrerà al progresso. John Michele Aufiero divenne uno dei più grandi industriali d’America del XX secolo. Aprì stabilimenti a Brooklyn ed in modo particolare nello stato della California. Raggiunta una solida posizione economica si ricordò sempre con affetto della sua terra d’origine. In varie occasioni tornò in Italia. In queste visite non mancò di spendersi per il suo paese e per Castel Baronia, paese di sua madre, ove nel 1937 fece riedificare il campanile della chiesa di S. Maria delle Fratte, rovinato sotto i colpi del terremoto del 1930. Le testimonianze dell’impareggiabile generosità sono ancora presenti nel paese di Sturno. La facciata ed il campanile della chiesa badiale di S. Michele Arcangelo furono costruiti con solido travertino che hanno retto anche al successivo terremoto del 1980. Tenne a cuore le condizioni dei fanciulli di Sturno, ai quali donò un solido edificio scolastico completo di nuovi e funzionali arredi. Anche l’asilo comunale, più tardi intitolato alla madre “Maria Emanuela Di Paolo Aufiero”, beneficiò della filantropia di Michele Aufiero. Altri interventi nelle opere pubbliche di Sturno finanziate dal magnate furono l’ampliamento del cimitero e l’elevazione del Monumento ai Caduti di Sturno della Prima Guerra Mondiale. Ma l’opera meritoria rivolta alla sua gente non si limitò alla sola Sturno. Nel marzo del 1947 scrisse al Comune di Avellino un’importante nota con la quale esprimeva al capoluogo la volontà di costruire in Avellino una grande industria elettromeccanica con annessa scuola di formazione per i giovani d’Irpinia. Per tale progetto l’italo-americano stanziava la somma di 7.000 (settemila) dollari rimessa al Banco di Napoli e intestata alla “Fondazione Aufiero”. Il Comune s’impegnò, come appare nel registro delle deliberazioni consiliari del Comune di Avellino, precisamente nella seduta del 6 maggio 1947 con sollecitudine ad individuare un’area di 16.100 mq., sita in Via Circumvallazione. Il Consiglio Comunale di Avellino, colpito da questa nuova e inaspettata generosità, nella stessa seduta, conferì a Mr. John Michele Aufiero la cittadinanza onoraria del capoluogo. Ma la benevolenza del benefattore, già in precedenza, specialmente nelle triste giornate del dopo guerra, si era mostrata con gesti concreti e reali. In varie occasioni inviò in Avellino e Sturno considerevoli quantitativi di legumi, farina e calzature, distribuendoli nei due comuni. Ieri, come oggi, purtroppo la burocrazia ostacolò l’iniziativa a cause di ricorsi e impugnative varie fino a quando, nel 1955, il grande benefattore e cittadino onorario di Avellino si spense a Brooklyn, nella sua nuova patria oltre oceano. Con la sua morte naufragarono anche lo stabilimento e la scuola. Sturno e l’Irpinia non dimenticheranno il loro generoso e munifico conterraneo. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Andrea Massaro Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Don Patriciello: “In... Articolo Successivo BCC Flumeri: al via ...