Di admin Storia, Territorio 13 dicembre 2019 NATA NEL 1992 È OGGI UN’ECCELLENZA NEL CAMPO DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA. NATALINO CAPONE È IL CAPITANO DI VENTURA DELLA SOCIETÀ DI VENTICANO. SI SCRIVE HTT, OSSIA HIGH TECH TOOLS, E SI LEGGE ECCELLENZA NELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA AEROSPAZIALE. L’AZIENDA NATA NEL 1992 HA SEDE DA QUALCHE ANNO NELL’AREA DI INSEDIAMENTO PRODUTTIVO ALLE PORTE DI VENTICANO LUNGO LA PROVINCIALE CHE CONDUCE ALLA BARRIERA AUTOSTRADALE DI CASTEL DEL LAGO-BENEVENTO. Inizialmente, il centro di affilatura per la produzione di utensili speciali e la lavorazione di particolari materiali impiegati nell’ambito aeronautico era ubicata a Montemiletto, paese d’origine del capitano di ventura Natalino Capone, leader indiscusso nel segmento innovativo irpino. Negli anni il testimone è passato al figlio ingegnere, Angelo, che ha ereditato la stessa passione imprenditoriale e la stessa laboriosità del padre. La HTT in realtà era stata concepita come un’idea artigianale, quasi domestica, poi il salto di qualità a livello internazionale. E l’azienda ha presto spiccato il volo riuscendo ad affermarsi nel settore aerospaziale e a sfidare i competitor italiani e stranieri grazie alla dinamicità e alla lungimiranza del patriarca Natalino. L’unione di personale specializzato nel ramo meccanico, convertito in aerospaziale, e il lavoro di giovani di esperienza sono gli ingredienti vincenti dell’azienda di Venticano che crede in un progetto che rappresenta innanzitutto un laboratorio di idee in evoluzione. Idee che puntano a conquistare il futuro. Un’impresa è tale se è capace di innovarsi e rinnovarsi investendo su macchinari sempre più sofisticati, su personale qualificato e su nuovi materiali che garantiscono affidabilità e durata superiori rispetto al recente passato. L’ausilio poi di materiali innovativi come le fibre di carbonio, e nel contempo l’attenzione per la tradizione rendono la produzione della HTT altamente competitiva a livello internazionale. Il mercato di sbocco è quello russo. Tutte queste caratteristiche sono garanzie di qualità e di sfida alla concorrenza, sempre più agguerrita specie in ambito industriale dove lo spionaggio è quasi la prassi. Non è un caso infatti che l’azienda irpina collabori già da qualche anno coi colossi dell’economia mondiale come la FCA, la Bosch, Adler. Ed è il primo fornitore del Gruppo Finmeccanica. Lo spirito della HTT, ovvero la sua mission, è quello di condividere con umiltà le capacità imprenditoriali e l’esperienza del suo timoniere. Un successo condiviso. Tra i programmi più importanti della azienda guidata dall’imprenditore di Montemiletto spiccano il Boeing 787 e 777, Atr e Airbus A380. Nuove tecnologie sì ma pure tutela del Made in Italy. Almeno in questo la HTT detiene la leadership grazie poi a riconoscimenti eccellenti conquistati sul campo e nei cieli. Competitività, ricerca e innovazione. E’ la filosofia della HTT guidata da Natalino Capone. L’imprenditore che ha fatto della modestia la sua ragione di vita, e anche la chiave del suo successo, ha dimostrato negli anni che con dedizione e determinazione si può raggiungere ogni traguardo. Non c’è crisi che tenga, per fortuna, per la HTT che ad oggi è riuscita a resistere ai venti contrari e ai profeti di sventura destreggiandosi abilmente anche nella rete della burocrazia italiana al punto da ricevere qualche anno fa un ambito riconoscimento dedicato alle imprese d’eccellenza nel settore delle tecnologie aerospaziali. “La forza di questa azienda è il lavoro di squadra. – recita come un mantra Natalino Capone, amministratore unico – Una squadra che ha puntato e investito le energie migliori sui giovani professionisti locali, giovani capaci e specializzati. Grazie all’esperienza maturata sul campo il mio compito può essere solo quello di trainer. I meriti invece sono del gruppo di cui io sono l’unico più anziano”. Il futuro della HTT sta nella ricerca che è in fondo la politica perseguita dall’azienda che ha sede a Venticano. La ricerca come competitività sul mercato e come potenziale di crescita non solo in termini numerici quanto di qualità. L’obiettivo di Natalino Capone coadiuvato dal figlio Angelo resta quello di allargare il successo imprenditoriale in altri Paesi e di puntare a nuovi competitor, in modo particolare arabi e americani. Fiore all’occhiello dei programmi della HTT sono appunto il Boeing 787 e 777. Questi super jet attraversano i continenti e sono frutto di una catena di montaggio mondiale di tutti i componenti, ragion per cui sono impegnate, su commissione, diverse nazioni e quindi diverse aziende specializzate. Si tratta di una collaborazione a distanza, di una sinergia e di un rapporto di partnership di primissimo livello e straordinaria importanza. E in questo contesto la HTT di Natalino Capone non è seconda a nessuno. “Costruire questi aerei oggi – spiega sempre Capone – è diventato un vero e proprio atto di responsabilità più che un business. Garantire la sicurezza del prodotto vuol dire garantire la sicurezza dei viaggiatori, ossia di milioni di passeggeri”. Sempre in materia di sicurezza la HTT ha depositato altri due brevetti. “Abbiamo sperimentato un progetto che riguarda la lavorazione del carbonio – ha infine precisato l’ingegnere Angelo Capone-. Questo sistema messo a punto cerca di ridurre i tempi incrementando la qualità”. Innovazione certo ma anche tradizione. E’ forse anche questo il segreto del successo imprenditoriale della HTT di Venticano che da un piccolo centro irpino ha conquistato i cieli del mondo. E il marchio di fabbrica del Made in Irpinia che non ha paura delle sfide della globalizzazione, e sa affrontarle a testa alta e con la schiena dritta, com’è nello stile dei veri irpini. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest admin Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Maria Pia Tranchino:... Articolo Successivo PIÙ OTTICA SCAUZILLO...