Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio 6 maggio 2020 XD Fuoriclasse Gesualdino purosangue. Ha studiato Medicina a Bologna. Radiologo in servizio all’AORN ‘San Pio’ di Benevento. Ha saputo conciliare cultura scientifica e cultura umanista. Scrittore e saggista prolifico. E’ appena uscito il suo ultimo libro, Coronavirus: tra scienza e coscienza, scaricabile gratuitamente dal sito del quotidiano ‘Il denaro’. Giovanni Savignano è un eccellente narratore e un fine affabulatore. Radiografa soprattutto le anime dei suoi pazienti con cui stabilisce una particolare empatia Giovanni Savignano non è un medico qualunque. E non certo per l’aspetto esteriore quanto per la straordinaria capacità interiore che ha di stabilire un’empatia coi suoi pazienti. Lui radiografa le anime. Entra in sintonia con l’immateriale. Crea una speciale connessione che va al di là della scienza. Cura col farmaco della parola e dell’ascolto. Gesualdino purosangue, ha studiato Medicina all’Alma Mater di Bologna. Specializzato in Radiologia e, nel corso della vita e dell’esperienza professionale, nella divulgazione del sapere medico-scientifico ma anche storico-umanistico. Scrittore poliedrico e saggista prolifico. E’ appena uscito il suo ultimo, e attualissimo, libro, ‘Coronavirus: tra scienza e coscienza’, scaricabile gratuitamente dal sito del quotidiano ‘Il denaro’. Savignano ha sentito la necessità di fare chiarezza su quanto sta accadendo soprattutto nella sanità italiana da quando è scoppiata l’emergenza Covid-19. Il testo, scorrevole e godibile, non fa sconti alla verità. La ricerca condotta dal radiologo in servizio all’AORN ‘San Pio’ di Benevento ha lo scopo di informare e divulgare, ma soprattutto di esaudire le domande legittime che da settimane si pongono i cittadini a proposito di un virus ancora ignoto che ha stravolto la quotidianità della nostra società e le abitudini di ciascuno. Savignano tratta l’argomento ad ampio spettro: dai nuovi farmaci in sperimentazione ai dispositivi di protezione individuale, dalle malattie mortali più antiche alle infezioni attuali. In sostanza Giovanni Savignano si trasforma in un detective scientifico sulle tracce del Covid-19. Non è un virologo, e già questo gioca a suo favore alla luce delle contraddizioni in cui è scivolata ripetutamente la categoria da quando il virus ha fatto la sua apparizione nel nostro Paese. Nessuno poi è tanto vecchio da non poter credere di vivere un altro anno ancora, come sosteneva Cicerone. Tra un anno la peste dell’anno bisesto ci si augura sarà risolta, e superata. Probabilmente sapremo qualcosa in più del virus che ha condizionato la vita sulla Terra grazie anche al contributo divulgativo del radiologo di Gesualdo che ha l’abilità di conciliare cultura scientifica e cultura umanista. Dove, Savignano, il radiologo amico e preferito dai pazienti, trovi pure il tempo di scrivere saggi, resta un mistero. Lui pertanto non si risparmia; ha fatto della professione una vera missione. E così impiega il suo tempo a servizio della comunità sia in ospedale sia attraverso la scrittura che ha la funzione terapeutica della chiarezza e della fruibilità. Là dove non arriva la farmacopea arriva la parola, potente e immediata, di Giovanni Savignano a fugare dubbi e dissolvere le nebbie generate dalla confusione anche mediatica. In molti casi la comprensione è alla base della guarigione. E Savignano da buon radiologo lo ha ampiamente sperimentato, e pure raccontato. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Milena Pepe, la mamm... Articolo Successivo Carmine Santaniello,...