Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio 29 maggio 2021 Vogliamo immaginare che l’ultima fermata di Giambattista Assanti, cineasta di Mirabella Eclano, sia il paradiso. Con la sua prima vera opera cinematografica, ‘L’ultima fermata’ appunto, e grazie a un cast d’eccezione, ha fatto incetta di premi, e ha fatto soprattutto conoscere le bellezze, ai più ancora ignote, del profondo Sud. Ha portato l’Irpinia e angoli di Puglia e Lucania in giro per il mondo con una pellicola che lo ha consacrato, anche se tardivamente, regista sensibile e di spessore. E Battista, come tutti da sempre lo conoscono, lo è stato per davvero. E lo è stato per una vita. Chi ha avuto la fortuna di imbattersi nel suo talento innato, nella sua straordinaria cultura cinematografica, frutto di gavetta e di studio serrato, è rimasto puntualmente disorientato dalla preparazione artistica impareggiabile e dall’umiltà umana ineguagliabile. Battista, cresciuto a pane e pellicola nel primo cinematografo irpino, quella della famiglia Assanti a Mirabella Eclano, non si è mai montato la testa. Mai. E’ rimasto fino alla fine un operaio a servizio della diffusione della produzione cinematografica nella sua comunità e nei dintorni. Non si è dato mai arie da regista, neppure quando la divina Claudia Cardinale lo ha fatto volare fino a Parigi per accettare la partecipazione al copione de ‘L’ultima fermata’. Un cameo incastonato magistralmente da Assanti nella pellicola che dopo una vita dietro la macchina da presa lo ha reso finalmente famoso al grande pubblico. Allievo di Sergio Leone, appassionato di sceneggiatura e titolare della Multisala Carmen, è stato instancabile promotore della settima arte nella povera provincia campana e ideatore della famosa rassegna ‘Scrivere il cinema’ nella sua Mirabella Eclano. L’uomo delle stelle ha portato in Irpinia le vere stelle del cinema nazionale e mondiale. Spesso bistrattato non ha mai avuto, nella sua terra, il riconoscimento che spetta a chi al contrario si è sempre adoperato per la promozione culturale e sociale del territorio. Il cinema è stato la sua vita. Quella che da tre generazioni è legata al nome della famiglia Assanti di Mirabella Eclano. Papà Tanino ha portato il cinematografo ovunque, nelle piazze polverose e sferzate dalla tramontana dei borghi irpini e sanniti. Battista ha seguito le sue orme, e così Giuseppe, il fratello minore. Mamma Maria Mongiello alla cassa ha staccato biglietti e strappato sorrisi e confidenze a generazioni e generazioni di mirabellani e forestieri. L’Irpinia perde una figura qualificata, competente, un artista come pochi nell’anima innanzitutto. Siamo sicuri che Battista resterà giovane per sempre come il suo Pertini, la sua recente e, purtroppo, ultima passione cinematografica. Oggi, in occasione dei funerali, il sindaco Giancarlo Ruggero ha proclamato il lutto cittadino a Mirabella Eclano. Alla moglie Francesca, ai figli Gaetano e Camilla, giungano le più sentite condoglianze dalla redazione di XD Magazine e in modo particolare dal direttore Barbara Ciarcia. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente LA TORRE NORMANNA DI... Articolo Successivo Pietradefusi, un mir...