Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio interviste, persone, territorio, vocazione territoriale, xd magazine 17 settembre 2018 Filippo Liverini è nato a Sidney, in Australia, 56 anni fa ma vive a Telese Terme. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi “Federico II”, è dottore Commercialista e Revisore Ufficiale dei Conti e rappresentante legale presidente del cda e direttore amministrativo e finanziario della società ‘Mangimi Liverini SpA‘ E’ inoltre componente del Collegio Sindacale della società “AL.T.A.S. Alimentaria Telesia, e componente del comitato territoriale BPER Campania – Puglia nord. È stato consigliere presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Benevento e componente gruppo lavoro Credito C.C.I.I.A. di Benevento. Vanta un pedigree di tutto rispetto nel mondo imprenditoriale campano. Dunque, chi meglio di lui che ha tirato su un’azienda florida insieme al fratello Michele, divenuta molto presto un marchio notissimo nel segmento della alimentazione zootecnica, può avere contezza delle problematiche e delle dinamiche dell’imprenditoria sannita? Filippo Liverini, da un anno alla guida di Confindustria Benevento, è pragmatico e lungimirante. Spirito acuto, analista attento e sensibile, Liverini ai dati spesso infelici in materia di spopolamento e opportunità occupazionali nel Mezzogiorno d’Italia alterna un solido ottimismo ancorato ai recenti investimenti di colossi industriali nel Sannio. Difende a spada tratta il territorio che lo vede protagonista indiscusso sul fronte imprenditoriale e una filiera, quella industriale, che nella provincia sannita vanta la presenza di importanti insediamenti in fase di espansione. Conviene investire nel Sannio? “Io l’ho fatto e mi sono trovato bene- esclama il presidente di Confindustria Benevento-. Ma a parte l’ironia credo proprio di sì. Sono sempre più frequenti i casi di scelte localizzative imprenditoriali fatte nel Sannio. Penso alla Nestlè che realizzerà l’hub internazionale della pizza surgelata proprio a Benevento, all’EON azienda leader nel settore Energetico che ha scelto Morcone per il proprio investimento, ma guardo con particolare attenzione anche le imprese dell’indotto auto che sempre più numerose stanno scegliendo la nostra provincia per i propri investimenti anche grazie alla posizione baricentrica rispetto al polo auto FCA: Melfi, Cassino, Pomigliano”. La provincia Cenerentola della Campania è in realtà un territorio ricco di opportunità e risorse che meritano attenzione e maggiore valorizzazione. “Non credo che Benevento sia la Cenerentola della Campania- asserisce Liverini-. Siamo il territorio più piccolo ma molti indici ci vedono in crescita.Il tasso di crescita imprenditoriale nel 2017 è aumentato dell’ 1,49% e sono stati esportati 200 milioni di merci nel mondo con un incremento percentuale costante che ci vede avanti a province più grandi quali Caserta e Salerno. Siamo al 18° posto per numero di PMI innovative. Le nostre imprese investono:36 milioni di euro di investimenti a valere sulla legge 181, 3 contratti di sviluppo per circa 80 milioni di euro di investimenti e 766 posti lavoro, circa cinquanta progetti per la misura Resto al Sud. Questi sono alcuni dei principali indicatori che parlano di una provincia vitale ed in fermento”. Che ricetta propone per lo sviluppo industriale sannita anche dall’alto della sua esperienza di imprenditore? “Credo che sia necessario trovare delle direttrici di sviluppo affinchè gli ingranaggi che muovono l’economia e il lavoro possano andare più veloci. Sosteniamo la direttrice dello sviluppo delle infrastrutture materiali ed immateriali: Alta Velocità Napoli/Bari, Raddoppio Telese Caianello, Fortorina, sono interventi prioritari per uscire dall’isolamento fisico del territorio. Ma velocità significa connettività. Infrastrutture immateriali e banda larga devono ridurre i tempi di lavorazione. Crediamo nella spinta competitiva dell’innovazione. Confindustria Benevento partecipa al Digital Innovation HUB Campania e funge da anello di snodo tra imprese e Università per il Competence Center Campania/Puglia. Lavoriamo affinché il credito possa essere più amico, ma nel 2017 a fronte di 4.5 miliardi di euro depositati solo la metà è impiegata nella nostra provincia. Il nostro obiettivo è quello di far sì che gli istituti di credito investino sul territorio almeno quanto raccolgono sullo stesso. Insomma una sorta di federalismo finanziario. Le nostre aziende diventano sempre più solide finanziariamente e nove imprese sannite nel 2018 hanno ottenuto il Premio Industria FELIX”. Spopolamento e invecchiamento sono fattori che incidono e condizionano la ripresa economica. Confindustria ha comunque un ruolo decisivo in questa fase contingente. Che suggerimenti dà anche a chi governa? “Secondo l’Istat il destino demografico dell’Italia è stato tracciato prevedendo con diversi gradi di probabilità lo scenario al 2066. La situazione più complessa riguarderà proprio il Mezzogiorno il cui spopolamento è già in atto ad un ritmo superiore a 100mila abitanti all’anno e per il quale si prevede un aggravio nel prossimo decennio fino a contare nel 2065, 5 milioni di abitanti in meno. Per il Centro nord lo scenario sembra più stabile grazia all’arrivo di stranieri e di giovani meridionali in cerca di lavoro. Dunque per arginare questo probabile scenario bisognerebbe cominciare a lavorare proprio sull’attrattività del territorio, sulla formazione dei giovani e sulle opportunità di strutturare una manifattura sempre più competitiva e figure professionali sempre più rispondenti alle esigenze del mercato. In merito ai suggerimenti al Governo, innanzitutto chiedo di continuare sulle politiche che hanno portato risultati positivi per le imprese come sostiene il nostro Presidente Confederale Vincenzo Boccia. Mi riferisco a jobs act e industria 4.0. Poi chiedo di scegliere con attenzione le direttrici dello sviluppo del paese con particolare riguardo al tessuto imprenditoriale in quanto ritengo che il lavoro sia conseguenza dello sviluppo e della crescita e che non si possa avere un paese forte senza un sistema imprenditoriale forte”. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Intervista ad Antoni... 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