Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio 5 agosto 2020 “La salvaguardia e lo sviluppo del settore agricolo da cui dipendiamo è un dovere prima che una scelta strategica, Patto Armando è anche questo: il sogno di poter vivere dei frutti del proprio lavoro, immaginando un futuro dignitoso nell’agricoltura per sè e per i propri figli. Il nostro è un modello di agricoltura sostenibile diffusa, un modello di produzione che garantisce in primo luogo il controllo dell’origine che è, poi, il principio cardine sul quale si costruisce la sostenibilità” – Maria Gabriella De Matteis, Senior Advisor Team Marketing. IL PATTO ARMANDO, LA FILIERA ITALIANA DEL GRANO DURO. Da un’idea del pastificio De Matteis nasce ben 10 anni fa, una delle più importanti filiere di grano duro nel nostro Paese, un progetto che ha ispirato, in seguito, molte altre realtà produttive. Un ecosistema virtuoso per un’agricoltura sostenibile. Un patto tra industria e coloro che “vivono di grano”, per una pasta 100% italiana. È un progetto che si sviluppa in maniera continua e circolare perché parte dal coltivatore fino ad arrivare al consumatore, coinvolgendo chi crea i semi delle diverse varietà, i centri di stoccaggio e il pastificio. PASTA ARMANDO È OTTENUTA DAL GRANO 100% ITALIANO, COLTIVATO NEL NOSTRO PAESE DA OLTRE 1.500 AGRICOLTORI. È una pasta premium che soddisfa coloro che non si accontentano e ricercano la tipicità e la particolarità anche nei consumi quotidiani. Ad alto contenuto proteico (minimo 14,5% rispetto al valore minimo stabilito dalla legge del 12,5%) e con un alto indice di glutine, valori essenziali per la tenuta in cottura; inoltre è trafilata al bronzo, essiccata lentamente e disponibile in svariati formati. Si tratta di una pasta di alta qualità perché oltre ad essere prodotta solo con varietà selezionate di grano duro è il frutto del legame profondo con il mondo di origine della materia prima. I maestri Pastai di Armando controllano tutti i passaggi produttivi per preservare la qualità delle materie prime e le caratteristiche organolettiche. La De Matteis Agroalimentare è, infatti, tra le pochissime aziende Italiane ad avere il proprio impianto di molitura direttamente collegato al Pastificio. Questo rende possibile un controllo totale del risultato finale grazie ad un costante monitoraggio di tutte le fasi della lavorazione del grano, dalla pulitura alla macinazione, per ottenere una semola sempre fresca e conferire alla pasta un gusto riconoscibile e appagante. PASTASENSE LA LINEA DI PASTA LUNGA TRA LE PIÙ AVANZATE E INNOVATIVE SU SCALA MONDIALE. Sempre più avanti, sempre più innovativa. La De Matteis Agroalimentare ha inaugurato soltanto qualche mese fa, e pochi giorni prima dell’emergenza da Covid -19, la prima linea produttiva PastaSense del gruppo svizzero Bühler, leader al mondo nel settore e nella realizzazione di impianti di alta tecnologia. Pochi giorni dopo la crisi epidemiologica che ha investito l’Italia la De Matteis si è distinta in fatto di solidarietà nei confronti delle strutture ospedaliere irpine, impegnate nella lotta al coronavirus, donando quattro ventilatori per la Terapia Intensiva dei nosocomi di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi. Un gesto lodevole che denota la sensibilità e l’attenzione dei virtuosi pastai d’Irpinia al territorio. La linea, entrata in funzione ufficialmente lo scorso mese di febbraio, è tra le più avanzate e innovative su scala mondiale. Ancora una volta la De Matteis Agroalimentare di Flumeri arriva prima di tutti, prima degli altri competitor. Lo scopo della nuova linea è innanzitutto quello di contribuire a potenziare la capacità produttiva dell’azienda che attualmente si colloca tra i principali produttori di pasta in Italia. Innestata poi in uno stabilimento già tecnologicamente all’avanguardia con ben dodici linee di produzione, attive giorno e notte, la linea lancia così l’azienda nel quadro dell’industria 4.0. L’evoluzione digitale si integra al sistema produttivo per aiutare e ottimizzare il lavoro delle macchine e del personale. “Siamo davvero orgogliosi di essere i primi in Italia, e anche tra i primi al mondo, ad aver installato la tecnologia PastaSense – ha spiegato Marco De Matteis, Amministratore Delegato dell’omonima azienda agroalimentare. – Il mercato è sempre più attento ed esigente. Ed è fondamentale poter contare su un prodotto controllato e senza sorprese in grado di esaltare la qualità della pasta italiana. La nostra mission è integrare la produzione agricola del miglior grano duro col sapere delle persone e la tecnologia più avanzata, e vede il suo pieno raggiungimento con l’avvio della nuova linea di pasta lunga Buhler con Sistema PastaSense”. L’introduzione di questa linea innovativa si inserisce in un processo di sviluppo dello stabilimento campano su cui l’azienda ha investito 16 milioni di euro nell’ultimo anno, e che ha portato a un incremento del 30% della produzione. Un potenziamento che ha implicato anche l’assunzione di quaranta unità lavorative solo nel 2019 e che classifica la De Matteis Agroalimentare tra i top employer d’Irpinia con 250 persone impiegate. Il sistema Bühler PastaSense permette di effettuare il monitoraggio automatico della composizione della pasta e della sua cinetica di essiccazione controllando il processo in modo costante attraverso sofisticati sistemi a raggi infrarossi posizionati in corrispondenza dell’alimentazione della materia prima così come lungo l’intero processo di essiccazione. PastaSense analizza parametri fondamentali quali la puntatura delle materie prime, il contenuto di umidità di ceneri e il colore del prodotto garantendo la conformità agli standard in ogni momento grazie a controlli effettuati ogni tre secondi. Si rivela inoltre un potente strumento al servizio della tracciabilità grazie all’archiviazione, accessibile anche da remoto, di tutte le informazioni registrate. Tradizionalmente il controllo della pasta durante la fase di essiccazione viene fatto naturalmente con campionamenti periodici a distanza di diverse ore, e anche le materie prime vengono controllate in pastificio, prevalentemente a campione. I sensori di PastaSense registrano invece di continuo le caratteristiche della materia prima e della pasta lungo l’intero processo di produzione. In caso di deviazione dei valori desiderati i tempi di reazione sono più rapidi e di conseguenza gli scarti di produzione possono essere ridotti. Un’evoluzione della funzione di controllo qualità che evolve il lavoro umano qualificandolo nel saper interagire e interpretare i dati messi a disposizione dagli strumenti. Con questa linea nuova, che da sola produce 3.200 kg di pasta all’ora, il pastificio di Flumeri raggiunge le dodici linee già attive a ciclo continuo e una capacità produttiva di oltre 150mila tonnellate all’anno. Dati che lo posizionano tra i più grandi pastifici attivi sul territorio nazionale. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente CAIRANO UN BORGO SMA... Articolo Successivo Avella, la città deg...