Di Veronica di Furia Benessere, Medicina 7 gennaio 2023 Un nuovo passo verso il futuro dell’odontoiatria Il mondo in cui viviamo si muove rapidamente e le nuove tecnologie, accompagnate da un’importante digitalizzazione, hanno ormai rivoluzionato ogni aspetto delle nostre vite e coinvolto tutti i tipi di attività. Non è da meno l’ambito sanitario a cui il progresso ha offerto un supporto considerevole rendendo possibile ciò che, fino a poco tempo fa, sembrava irrealizzabile. Uno dei primi studi irpini ad abbracciare questo cambiamento è stato Biodent. Situato a Sturno, è un centro all’avanguardia per la cura e la prevenzione delle patologie e delle malformazioni del cavo orale. A guidarlo, la Dr.ssa Azzurra Di Cecilia, specialista in ortognatodonzia e odontoiatria infantile, insieme a un valido team di professionisti. “Grazie a macchinari e software di ultima generazione, Biodent è in grado di offrire ai propri pazienti prestazioni altamente performanti, meno invasive e soprattutto più confortevoli”, ci spiega il Dr. Maurizio Nocera. Una delle più importanti novità che lo studio ha introdotto è la BLACKBOX, un prezioso ausilio nel campo dell’implantologia guidata. Si tratta di uno strumento a supporto degli impianti di protesi dentali, che consente di operare con una maggiore precisione e una minore invasività. Si parte dalla raccolta dell’impronta del cavo orale, attraverso uno scanner digitale che, rispetto alle procedure tradizionali, offre una migliore precisione e un maggior comfort al paziente, poiché non si utilizzano i classici e appiccicosi materiali per la presa di impronta. Successivamente, tramite una TAC cone beam 3D, estremamente all’avanguardia, si ricavano le immagini necessarie per studiare l’anatomia delle ossa mascellari. A partire dall’acquisizione di questi dati, si esegue una pianificazione virtuale dell’intervento chirurgico, grazie a un software dedicato. Una volta determinata esattamente la posizione dell’impianto, si invia il progetto virtuale ad un centro di produzione specializzato. Dopo qualche giorno, allo studio dentistico arriva la BLACKBOX, al cui interno si trova tutto l’occorrente per eseguire l’intervento sul paziente: modello, componentistica, analoghi, mascherina chirurgica e protesi provvisoria. La mascherina trasparente viene appoggiata sui denti o sulle mucose gengivali e, attraverso dei piccoli fori, si inseriscono gli impianti dentali in maniera più rapida e precisa. Tutto questo, per il paziente, si traduce in una serie di benefici. L’impianto risulta, in primo luogo, più veloce e più sicuro poiché gli strumenti di valutazione pre-operatori consentono di programmare l’intervento e preparare una sorta di percorso chirurgico che l’implantologo segue, evitando possibili errori di posizionamento. Ogni intervento implantare è realizzato “su misura sartoriale” del paziente. A differenza della chirurgia tradizionale, inoltre, non è più necessario tagliare la mucosa gengivale per vedere bene l’osso, scegliere il tipo di impianto e stabilire la posizione migliore per l’inserimento, tantomeno saturare le ferite post intervento. Ciò riduce notevolmente i tempi chirurgici, il dolore intra-operatorio nonché disagi come dolore e gonfiore, abbreviando i tempi di riabilitazione dentale. La possibilità di progettare l’intero iter chirurgico diminuisce il numero delle sedute e la durata dell’operazione, incidendo favorevolmente sui costi dello studio e di quelli a carico del paziente. Un vantaggio in più non di poco conto. Includere le moderne tecnologie nelle attività odontoiatriche chirurgiche e protesiche è un passaggio inevitabile per operare nell’odontoiatria del futuro e per rendere attuabile ciò che sembrava impossibile. Da Biodent, tutto questo è già realtà. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Veronica di Furia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Biodent, il futuro d... Articolo Successivo ELISIR HAIR BEAUTY S...