Di Roberta Brogna Benessere, Sport calcio, Sannio, sport, vocazione territoriale 3 maggio 2017 Nella stagione 2015-2016, la squadra sannita conquista per la seconda volta, dopo una rincorsa alla cadetteria che durava da decenni, la promozione in serie B. La storia del Benevento Calcio però non è stata tutta rosa e fiori. Oggi alla sua guida c’è di nuovo Oreste Vigorito. Investimenti intelligenti, cura e attenzione per le strutture, oltre che per il settore giovanile, e il sogno di portare la città di Benevento nel calcio che conta. E il futuro è ancora tutto da scrivere. Il giallo ed il rosso sono i suoi colori sociali. Il giallo, ricorda sicuramente il famoso liquore. Il club sannita, conosciuto difatti in tutta Italia con l’appellativo di Stregoni, oggi milita in serie B, sta disputando un ottimo campionato, senza nulla da invidiare a club blasonati, e si trova nella parte più alta della classifica. A Benevento però non è stato tutto rosa e fiori. E i tifosi e appassionati sanniti questo lo sanno bene. Errori, fallimenti, retrocessioni, abbandoni, problemi finanziari, senza tralasciare il fattore fortuna, che nel calcio, si sa, mette sempre il suo zampino. Il Benevento calcio può dire finalmente l’anno scorso di essersi liberato da quella che sembrava una vera e propria maledizione, i play off. Negli ultimi dieci anni in effetti il Benevento aveva subito ben cinque eliminazioni tra C2 e Lega Pro. La storia calcistica del club però parte da lontano. La prima vera società di calcio a Benevento nasce nel 1929 con la denominazione di Società Sportiva Littorio Benevento, ma la vera rivoluzione per la città di Benevento si realizza nel 2006, quando al timone della società giallorossa arrivano i fratelli Ciro e Oreste Vigorito. La famiglia Vigorito, napoletana d’origine ma per metà irpina e sannita di adozione, sin da subito, dimostra il suo attaccamento alla città e una grande capacità imprenditoriale e manageriale. E soprattutto la fermezza e la capacità di superare gli ostacoli, di ripartire da zero dopo ogni sconfitta per risalire la china. Investimenti intelligenti e mirati, conti sempre in regola, e una grande attenzione oltre che sul parco giocatori della prima squadra, anche per le strutture e il settore giovanile. Nella stagione 2007/8 il Benevento difatti, per la prima volta nella sua storia, approda in finale della Coppa Italia di Serie C. Poi nella stagione 2015-2016 la squadra sannita guidata dal tecnico Gaetano Auteri, dopo diciotto partite senza sconfitte conquista matematicamente la promozione in Serie B, dopo 87 anni, e con una giornata di anticipo, battendo in casa il Lecce per 3-0 davanti a più di 20.000 spettatori entusiasti. Il Sannio dunque è finalmente in festa. Meritatamente. Per la seconda volta dopo la promozione nella stagione 1945-46, gi stregoni conquistano sul campo la promozione in seconda serie, primo vero e tanto desiderato traguardo per una provincia che ha voglia di sognare. Dopo un piccolo stop l’avvocato e imprenditore Oreste Vigorito, pioniere dell’eolico (è fondatore dell’azienda IPVC, prima società italiana nel settore) ritorna alla guida della società giallorossa, con tanti progetti in testa e tante ambizioni per questa città che ormai è divenuta anche la sua città, e ancora qualche “piccolo” sogno. Nel nome del fratello Ciro, ex Amministratore delegato della società, scomparso nel 2010, a cui è stato intitolato lo stadio. Il Presidente Vigorito col tempo ha imparato a circondarsi di persone preparate e affidabili, diventando lui stesso un dirigente calcistico serio e competente. Lo scorso anno inoltre, al Patron del Benevento Calcio è stata conferita la cittadinanza onoraria. Oggi vanta una società forte e sana, merce rara nel pallone, e una rosa composta da calciatori di grande esperienza e giovani talentuosi sempre più affamati. Il futuro dunque, è tutto dalla parte del Benevento. Ad maiora. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Roberta Brogna Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Il Metodo Feuerstein... Articolo Successivo Il sorriso racconta ...