Di Loredana Zarrella Cultura 19 settembre 2021 Nasce il MIA, Museo Immersivo e Archeologico PROIEZIONI VIRTUALI, SUGGESTIONI GRAFICHE, QUADRI PARLANTI E POSTAZIONI DI REALTÀ VIRTUALE ANIMANO LE NOVE SALE E LA SALA EDUCATIONAL DEL MIA, IL MUSEO IMMERSIVO E ARCHEOLOGICO DI AVELLA INAUGURATO LO SCORSO GIUGNO ALLA PRESENZA DI DOMENICO BIANCARDI, SINDACO DI AVELLA E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI AVELLINO, E FRANCESCA CASULE, SOPRINTENDENTE AI BENI ARCHEOLOGICI, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI SALERNO E AVELLINO. Il museo multimediale è allestito presso il Palazzo Baronale della città nota per la “nux abellana”, ossia la nocciola, descritta e decantata da Plinio, Virgilio, Catone e Macrobio. La realtà virtuale, messa in campo da ETT – industria digitale e creativa con headquarter a Genova ma presente in tutta Italia – e unita a una profonda conoscenza della storia del territorio, permette ai visitatori di fare una vera e propria immersione nella città di Avella, l’Abella romana passata sotto la protezione dell’Impero nel 399 a.C. Percorrere le sale espositive significa, dunque, conoscere da vicino i protagonisti delle diverse epoche, tematizzate in ciascuna delle nove sale del percorso studiato per il visitatore in un racconto che si snoda dall’età del rame e del bronzo (2000 a.C.) alla colonizzazione greca e all’età romana, fino al Medioevo e all’epoca moderna. La narrazione della storia della città di Avella parte dai primi insediamenti, da illustrazioni in videomapping del decumano maior per proseguire con il periodo medievale e la storia di San Michele Arcangelo. Di sala in sala la storia va avanti. Si passa, così, alle vicende quattrocentesche della famiglia D’Avella e alla leggenda di due giovani innamorati, del principe persiano Cofrao e della contadina Bersiglia. Il periodo storico tra ‘500 e ‘800 vede l’avvicendarsi dei proprietari del Palazzo Baronale; la storia è narrata dalla voce degli stessi protagonisti – interpretati da attori -, ossia da Girolamo Colonna, Pietro Antonio Spinelli, Ottavio Cataneo, Carlo Doria e Livia Colonna. Con l’800 la storia avellana si incrocia con quella del panorama più allargato – italiano ed europeo – tanto da coinvolgere i nobili del territorio come José María Álvarez de Toledo y Palafox Gonzaga e Ferdinando Alvarez de Toledo y Acuña, Camillo Benso conte di Cavour, Guglielmo Pepe, Matilde Serao, papa Pio IX e Giovan Pietro Vieusseux. La Realtà virtuale, la computer grafica e le riprese con drone VR a 360° restituiscono quattro momenti storici particolarmente significativi: la Necropoli di Avella con la ricostruzione in computer grafica di un rito funebre romano, lo scontro tra gladiatori all’interno dell’anfiteatro di Avella, la vita del Castello di Avella con un focus sul vissuto e sulla condizione femminile in epoca antica, e l’Avella di oggi catturata dalle riprese aeree. “Il MIA – ha sottolineato il Presidente Domenico Biancardi – giocherà un ruolo di primo piano per Sistema Irpinia. Siamo orgogliosi del lavoro realizzato. E non possiamo nascondere l’emozione per il traguardo che abbiamo tagliato. Avella custodisce uno scrigno di tesori che va assolutamente visitato. Ora si aggiunge il Museo Immersivo e Archeologico che costituisce un fiore all’occhiello per la comunità locale e per l’intera provincia di Avellino”. Il Museo si inserisce all’interno della piattaforma digitale Sistema Irpinia pensata per valorizzare il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico della provincia. L’infrastruttura digitale interattiva – sviluppata da Almaviva, società italiana leader nell’innovazione digitale – è stata progettata per promuovere il territorio attraverso la messa a sistema dei 118 Comuni della Provincia, declinati e distribuiti su 29 distretti, ognuno dei quali abilitato a interagire con la domanda turistica grazie a Infopoint. Soddisfatto anche Giovanni Verreschi, ad di ETT S.p.A.: “Nonostante ETT abbia una lunga tradizione nella realizzazione di allestimenti museali a elevata intensità esperienziale, ci sentiamo di dire che il MIA di Avella costituisce uno degli esempi più riusciti che ci fa capire come la tecnologia non solo supporta lo studio della storia, ma ne sia al tempo stesso fattore di valorizzazione. Grazie a essa, infatti, vengono portati alla luce aspetti finora rimasti oscuri. L’oggettivazione dei fatti a più angolazioni e analizzati da punti di vista differenti, messi in connessione simultanea, sta affermandosi come metodo conoscitivo innovativo che può mettere in relazione discipline di studio diverse come archeologia, storia o approccio geografico”. Le nuove tecnologie permettono la fruizione al pubblico non vedente e ipovedente. Riproduzione in 3D di reperti sono state posizionate in modo tale da “auto-descriversi” a livello sonoro se appoggiate sull’apparato sensoristico di un tavolo. I curatori della nuova realtà museale hanno pensato anche ai visitatori della cosiddetta generazione Z, detti anche nativi digitali, ai quali sono dedicate, nella sala Education, tre postazioni di apprendimento e gaming allo stesso tempo: attraverso la Near Field Communication, una tecnologia che permette elevati livelli di interazione, i giovani possono rapportarsi con la figura dell’archeologo e svolgere un’attività basata sulla gamification, ovvero l’uso di meccaniche di gioco in un contesto diverso, non ludico. È la nuova frontiera dell’edutainment, dell’intrattenimento finalizzato all’apprendimento e al divertimento insieme. La terminologia può sembrare ostica. La pratica è diversa e di certo più semplice e intuitiva. In pratica, in questo caso il gioco e la realtà virtuale consentono ai grandi e ai piccoli visitatori un’esperienza immersiva divertente e allo stesso tempo di alto valore culturale e didattico. Il MIA apre, così, le porte a tutti inserendosi in un piano di valorizzazione turistico-culturale più ampio. Avella è, non a caso, l’ingresso dell’Irpinia per chi viene dall’agro-nolano e dall’area costiera di Napoli. Le carte sono sul tavolo. La provincia attende il suo rilancio. La cultura il suo riscatto. INFO ORARI E PRENOTAZIONE VISITE Il museo immersivo MIA di AVELLA è aperto al pubblico nei giorni di SABATO – DOMENICA. Sarà possibile accedere alle aree museali SOLO su prenotazione per gruppi di 12 persone nei quattro turni disponibili: ore 18.00/19.00/20.00/21.00. Contatto Whatsapp per la prenotazione: 333 8847353. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Loredana Zarrella Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente La firma, la nostra ... Articolo Successivo Lismosi, un viaggio ...