Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio antonio villano, persone, territorio, vocazione territoriale, xd magazine 15 gennaio 2018 Il futuro avrà nuove strade, ma soprattutto tracciati più agevoli. Parola di Antonio Villano.Aversano verace, responsabile tecnico delle nuove costruzioni di Anas e direttore del Centro Manutenzione di Benevento dal mese di luglio dello scorso anno. Laureato in Ingegneria Civile ed Edile alla ‘Federico II’ di Napoli Villano è il super visore di trecento chilometri di strade statali che solcano il territorio irpo-sannita, quello più gibboso. A quanto pare nel suo destino professionale c’è l’Irpinia perché è qui che ha iniziato la carriera tecnica nei primi anni novanta lavorando alla diga di Conza. Ha portato a termine i lavori dell’infrastruttura e delle opere annesse alla stessa come la strada circumlacuale e gli invasi sperimentali. Successivamente ha eseguito i lavori di ristrutturazione del complesso monumentale del Goleto con il recupero delle case attorno al perimetro monastico e la sistemazione delle aree esterne all’indomani del sisma dell’80. Ha proseguito poi l’attività tecnica con l’Anas (2003) dove ha seguito i lavori di ammodernamento della A3 nel tratto di Pontecagnano; qui insiste l’omonima area archeologica e durante i lavori sono stati rinvenuti numerosi reperti di epoca etrusca. Dal 2006 è passato al Dipartimento della viabilità di Napoli dove si è occupato della direzione del centro di Salerno prima, poi di quello di Avellino e attualmente opera per quello irpo-sannita. Un ruolo di indiscusso prestigio ma soprattutto di grande responsabilità. La disponibilità a recepire le problematiche stradali sollevate puntualmente dai sindaci irpo-sanniti è la sua peculiarità. Villano si occupa ad ampio spettro, e a tempo pieno, di un circuito viario che va dagli estremi confini d’Irpinia, come la Valle del Cervaro, fino al Fortore. Il grado di civiltà di una comunità passa anche attraverso la qualità delle strade e delle infrastrutture. Quella irpina a che punto sta? “Sta a buon punto- esclama l’ingegnere Villano-. Come manutenzione stiamo facendo politiche mirate di riqualifica e messa in sicurezza di tutte le infrastrutture di nostra competenza rivolgendo la massima attenzione al territorio che ha una morfologia particolare, contenendo soprattutto i disagi dell’utenza. Ci sono investimenti che da qui ai prossimi anni prevedono il completo riammodernamento della rete stradale statale dell’intero territorio campano e quello irpino ha un ruolo fondamentale”. Ci sono appunto ambiziosi progetti in cantiere per il rilancio dei collegamenti tra l’entroterra irpino e le sponde tirrenica e adriatica. Ma molta strada resta ancora da fare per potenziare e riqualificare la viabilità interna, compresa quella di competenza dell’Anas. “Sì, e l’ho evidenziato in precedenza- incalza Antonio Villano-. Il nostro operato è mirato esclusivamente a migliorare la viabilità per assicurarne la sicurezza. In queste settimane siamo già alle prese con il piano anti-neve, e purtroppo, è proprio lo spargimento del sale in questa stagione per la prevenzione ghiaccio a causare il maggiore degrado delle condizioni delle strade. Di sicuro Anas è molto attenta a garantire la sicurezza dei tracciati, specie quelli che attraversano il territorio appenninico, i più esposti alle intemperie. La riqualificazione della viabilità è, senza dubbio, veicolo di rinascita di un territorio. Solo così si può spezzare l’isolamento delle aree interne ricche di storia e tradizione. Un patrimonio inestimabile che apprezzo molto da quando ho ripreso a lavorare in Irpinia. La valle del Cervaro, a mio avviso, è una delle più belle zone del territorio irpino penalizzata fino a qualche settimana fa da una frana che insisteva sulla principale strada di collegamento. Noi abbiamo provveduto a sbloccare quell’empasse e a rimetterla in sicurezza”. La conformità morfologica dei luoghi non favorisce certo la realizzazione di infrastrutture all’avanguardia ma almeno per la viabilità ordinaria sono previsti seri interventi di riqualificazione e messa in sicurezza in grado di spezzare l’isolamento che a volte è anche isolamento viario? “Senza dubbio alcuno- conclude l’ingegnere-. Le strade statali di competenza dell’Anas attraversano luoghi e comunità che meritano rispetto e attenzione. Il nostro operato deve garantire pure un accesso migliore e agevolato ai potenziali visitatori di queste suggestive località dell’entroterra campano che non sono seconde a nessuno. Devo ammettere che mi sento molto responsabile dello sviluppo futuro dei territori irpo-sanniti”. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Feudo Apiano, la sfi... Articolo Successivo Rumiz: “Appia, la vi...