Di Alfredo Di Dio Lifestyle, Moda lifestyle, moda, vocazione territoriale, xd magazine 12 febbraio 2017 “Una mia amica ha acquistato un rubino grandissimo, rosso vivace, tramite un …sarà vero?” “Hai visto che bel verde quello smeraldo che indossava, lo hanno acquistato in un viaggio ad un prezzo bassissimo… ma sarà autentico?” Non lasciatevi incantare dall’affare ! Gli affari si possono considerare effettivamente tali quando si acquista una bella gemma, autentica, pagandola il prezzo di mercato. Un gioielliere dimostra la propria serietà certificando la natura della gemma che sta vendendo ed anche attraverso l’uniformità di prezzi a livello internazionale al riparo da pericolose fluttuazioni e da strani ribassi. Infatti una gemma venduta ad un prezzo stranamente conveniente sarà nella migliore delle ipotesi …di qualità molto bassa . Se il fascino delle gemme nasce dalla loro bellezza e rarità che senso ha acquistare una gemma brutta? Avreste voglia di guardare, custodire, e indossare per tutta la vita una pietra “brutta” ? E poi bisogna anche considerare che nel caso vogliate liberarvene difficilmente trovereste qualche acquirente. Soprattutto per le pietre di colore , come rubini smeraldi zaffiri ed acquamarina , l’attenzione deve essere sempre altissima, infatti fin dal secolo scorso esistono procedimenti di falsificazione di queste gemme. Diverse volte è capitato di dovere constatare attraverso un’analisi gemmologica che lo zaffiro acquistato ad un prezzo vantaggioso altro non era che una “pietra composita” ed anche che quelli che si credevano essere i preziosi rubini della nonna altro non erano che imitazioni vere e proprie. Oggi queste falsificazioni hanno raggiunto un altissimo livello di sofisticazione, ed infatti le gemme sintetizzate in laboratorio hanno le stesse caratteristiche chimiche fisiche ed ottiche delle equivalenti naturali. Solo attraverso un lungo e rigoroso esame gemmologico al microscopio “ad immersione” si riesce ad individuare l’esatta natura della gemma. L’esame al microscopio viene detto ad immersione perchè la gemma viene osservata in tutto il suo volume all’interno di un liquido che ha la funzione di “eliminare“ i contorni della gemma facendo focalizzare l’operatore solo sulle inclusioni interne. Sono infatti solo le inclusioni interne ad aiutare il gioielliere/gemmologo a discriminare tra gemma naturale e sintetica. E’ chiaro dunque che un acquisto di una gemma di colore è meglio farlo da un gioielliere che abbia competenze gemmologiche o se si vuole affidandosi alla garanzia di un marchio di qualità. Una volta acquistata serenamente la nostra gemma di colore come custodirla con cura? Rubini, zaffiri , smeraldi hanno un’elevata durezza che comunque è inferiore a quella del diamante. E’ quindi da evitare di tenere gemme di durezza differente nello stesso contenitore, infatti le meno dure possono essere scalfite da quelle più dure. Ad esempio un anello con diamante può “rigare” lo zaffiro ed il rubino che a loro volta possono “scalfire” smeraldo ed acquamarina. Queste gemme sono inattaccabili dalle comuni sostanze chimiche e dalle alte temperature, quindi non richiedono particolari precauzioni tranne che per lo smeraldo che infatti talvolta presenta minime fratture superficiali dove possono infiltrarsi sostanze che lo opacizzano. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Alfredo Di Dio Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Il torrone, un dolce... Articolo Successivo Salumi d’Irpin...