Di Quinta Pirchio Benessere, Medicina benessere, medicina, vocazione territoriale, xd magazine 22 aprile 2017 Il metodo Feuerstein si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo educativo, aziendale e riabilitativo. Reuven Feuerstein ,psicologo israeliano ha fondato, nel 1992, a Gerusalemme l’Icelp istituto di ricerca, formazione e terapia nel 1992. Padre della teoria della modificabilità cognitiva strutturale propone un nuovo metodo rivoluzionario di apprendimento mediato per soggetti, bambini, adolescenti e adulti, in situazione di handicap. Ha dedicato la vita all’ “imparare ad imparare”, dando un contributo fondamentale e fortemente innovativo alla costruzione della matrice teorica dell’educazione cognitiva e alla diffusione dei suoi principi. Feuerstein ha messo a punto un programma di apprendimento che è stato tradotto in 160 lingue, tra cui anche il cinese. La peculiarità di questo metodo è che non insegna nozioni o tecniche ma “insegna ad imparare”, agisce cioè direttamente sui meccanismi di apprendimento,analizza in dettaglio il processo di apprendimento, intervenendo quando sorgono dei problemi per cercare di capire, dal punto di vista cognitivo, cosa sta succedendo, ad esempio, se il soggetto non ha capacità di astrazione, non riesce a generalizzare, o semplicemente manca di informazioni essenziali per procedere nel ragionamento. Il sistema educativo creato da Feuerstein è basato sulla possibilità di modificare le potenzialità intellettuali con un sistema di apprendimento «in cui le informazioni vengono “mediate”, modificandole per renderle più attraenti e comprensibili. II mediatore non si interessa tanto del risultato, quanto del processo di apprendimento e non lascia mai solo l’allievo davanti alle difficoltà, ma lo guida aiutandolo a trovare la strada giusta per risolverle». Insegnare a diventare buoni pensatori, stimolare lo sviluppo delle abilità di pensiero e la consapevolezza dei propri processi mentali implica ridisegnare anche il ruolo dell’adulto non più come trasmettitore di conoscenze, ma mediatore, facilitatore dei processi di apprendimento.. Questa proposta pedagogica ha dato un contributo fondamentale e fortemente innovativo al lavoro sul potenziale di apprendimento sia di soggetti disabili sia di soggetti “normali”, e si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi in ambito educativo e riabilitativo. COS’E’ IL METODO FEUERSTEIN? IL P.A.S. PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE (METODO FEUERSTEIN) è un programma di intervento cognitivo e metacognitivo utilizzato a partire dagli 8 anniFINALITÀ: Accrescere la modificabilità dell’individuo attraverso l’attivazione e lo sviluppo dei prerequisiti del pensiero: le funzioni cognitive AFFRONTA QUESTIONI CENTRALI DELL’APPRENDIMENTO – E’ possibile apprendere? – Come si apprende? – Quali le possibili ragioni del mancato apprendimento? – Come fare per intervenire? MODALITÀ DI LAVORO Il P.A.S. è composto da esercizi carta-matita che non hanno riferimenti diretti ai contenuti disciplinari Gli esercizi costituiscono la base di partenza per il lavoro di riflessione metacognitiva attivato dall’individuo attraverso l’interazione con il mediatore che non dà risposte ma indirizza e orienta sull’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la risoluzione del problema Si lavora: – sulla lettura attenta e sulla decodifica delle consegne – sulla definizione del problema – sulla ricerca dei dati rilevanti – sulla analisi delle strategie di soluzione – sulle difficoltà incontrate – sull’errore come fonte di apprendimento – sulla trasposizione degli apprendimenti in altri contesti Quali cambiamenti potrà produrre nell’individuo una Esperienza di Apprendimento Mediato? Cambiamenti di tipo affettivo e relazionale (diminuzione dell’aggressività, partecipazione attiva, disponibilità ad autovalutarsi, sentimento di competenza, diminuzione dell’ansia di fronte al nuovo e al complesso, diminuzione della frustrazione di fronte all’errore…) e cambiamenti di tipo cognitivo e metacognitivo (utilizzazione di un vocabolario appropriato, sviluppo di strategie inconsuete, tendenza a leggere spontaneamente le istruzioni, correzione spontanea dell’errore, bisogno di precisione, attenzione e concentrazione, pertinenza delle risposte…) Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Quinta Pirchio Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Ostruzione delle vie... Articolo Successivo “B” di Benevento, la...