Di Pamela Cappelluzzo - Avvocato, Grafologa e Perito Giudiziario Cultura 7 settembre 2022 Mancano pochi giorni e si rientrerà a scuola, il suono della campanella inviterà ad entrare, i nostri bambini torneranno sui banchi che hanno lasciato tre mesi fa, emozionati, incuriositi, impauriti, entusiasti di ritrovare i vecchi e nuovi compagni, sfoggeranno il nuovo zaino, il portacolori, il diario e tanto altro. Ogni anno ci sono novità, un’aula diversa, nuovi insegnanti e nuovi amichetti. Ebbene, si torna in classe con tanti buoni propositi e tante aspettative. Il mio personale incitamento è quello di sollecitare sempre di più i nostri bambini a scrivere a mano. Riprendete la penna, scarabocchiate, disegnate e riversate sulla carta le vostre emozioni. Accantonate ogni tanto il pc o lo smartphone e riprendete il vecchio diario per scrivere i vostri pensieri, i bigliettini sparsi per la casa, lettere d’amore per i fidanzatini. Non è nostalgia dei bei tempi quando si usavano la penna d’oca e il calamaio, o la carta e la penna di oggi, ma credo che la bellezza di un foglio scritto a mano non sia per niente paragonabile a un foglio scritto al pc. Motivo per cui, oggi tante coppie nel momento in cui vogliono rendere unico il loro matrimonio si rivolgono sempre più spesso a calligrafi esperti che con dettagli scritti a mano rendono magico ed emozionante quel giorno. Regalare un biglietto di auguri, un invito è donare all’altro qualcosa di molto intimo, è donare una parte di sé. A quanti di voi è capitato di ritrovare un biglietto di una persona cara, una mamma, un compagno, un figlio e quando rileggiamo quelle righe sembra di sentirla sussurrare attraverso quelle frasi, la rivediamo chinata a scrivere quelle poche parole con tutto l’amore che ci rivolge. La grafia della persona amata ha lo stesso suono della sua voce, è inconfondibile, preziosa ed unica. La bellezza della scrittura a mano non è solo bellezza estetica ma bellezza autentica in grado di regalare piacere, gioia, emozioni, benessere e sensazioni positive a chi la riceve. La scrittura vive con noi, muta con noi e subisce i nostri cambiamenti, manifesta il nostro stato d’animo. Il grafologo, dinanzi ad una scrittura è in grado mediante lo studio della gestione dello spazio, della forma, del tratto e del movimento, di comprendere le caratteristiche psicologiche, emotive e caratteriali del soggetto. La scrittura fornisce una serie di informazioni in merito alle gioie, ai turbamenti, alle sensazioni di un determinato periodo. Ecco il motivo per cui non esiste una scrittura uguale ad un’altra, siamo unici come persone e uniche sono le nostre scritture. Ma anche se non siamo grafologi, chiunque è in grado di cogliere le impressioni generali di una scrittura, ci si fa un’idea sulla persona che stiamo leggendo. Il mio invito è rivolto non solo ai bambini, ma agli adulti, agli anziani, qualsiasi momento della vita state vivendo, che sia bello o brutto, scrivete a mano, ritrovate il piacere di scrivere, lasciate traccia di voi. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che scrivere a mano fa bene, migliora la memoria, migliora la comprensione di concetti complessi e favorisce l’assimilazione delle nozioni. Inoltre, tiene il cervello in continuo allenamento, calma il corpo e la mente, stimola la creatività, aiuta a placare i nostri stati d’animo e rallenta i processi di invecchiamento cerebrale. I bambini che non scrivono più a mano perdono l’opportunità di stimolare alcune importanti funzioni corticali del cervello, perdono l’occasione di riconoscere le proprie emozioni. Pur riconoscendo che gli strumenti digitali garantiscono una maggiore rapidità e semplificazione è anche vero che la scrittura a mano produce enormi benefici per lo sviluppo cognitivo del bambino e dell’adolescente. Spesso mi capita di osservare i quaderni di studenti delle scuole superiori e universitari, sono per lo più standardizzati, seguono la moda del momento, indecifrabili e privi di una forma. Vi è un progressivo abbandono della manualità. Incoraggiamo la scrittura manuale ai nostri bambini senza rinunciare al digitale, l’uno non esclude l’altro. Per ulteriori info: pamela.cappelluzzo@gmail.com www.periziagrafologicacappelluzzo.it Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Pamela Cappelluzzo - Avvocato, Grafologa e Perito Giudiziario Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente La scrittura degli a... Articolo Successivo Si è concluso il con...