Di Barbara Ciarcia Persone, Territorio 22 maggio 2020 XD Fuoriclasse E’ il volto simbolo della lunga emergenza sanitaria di Ariano Irpino. La sua dolcezza stride con l’amarezza attuale. Eppure la mitezza è la sua forza. La stessa che da giorni sta trasmettendo alla collettività arianese. Il suo arrivo al Municipio di piazza Plebiscito è coinciso con l’inizio dell’epidemia da Covid-19. Silvana D’Agostino si è rivelata subito un commissario prefettizio ‘straordinario’. Nel senso che ha mostrato alla comunità del Tricolle una profonda, concreta umanità. Una dote fuori dal comune. E un tratto distintivo dell’alto funzionario della Prefettura di Avellino chiamata a traghettare Ariano alle urne, alla prossima tornata utile. Nei giorni peggiori del lockdown e della drammatica scia di lutti che ha colpito Ariano lei non ha lasciato sola la cittadinanza. Ha pregato con il vescovo Melillo. Ha presenziato le fasi cruciali dello screening che ha interessato l’intera comunità. E adesso sta tentando di riportare soprattutto serenità nella quotidianità di una realtà profondamente segnata. Ci sono donne che fanno la differenza, non solo quella di genere. E Silvana D’Agostino, una lunga e brillante carriera nei ranghi prefettizi, è, senza dubbio, tra queste. Da pochi giorni era stata nominata commissario di Ariano, dopo la fine anticipata della consiliatura comunale guidata da Enrico Franza, quando sul Paese è iniziata la più lunga e angosciante stagione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Ariano, suo malgrado, è diventata l’epicentro in Irpinia di un focolaio che continua a registrare casi positivi. E’ come se una maledizione avesse colpito la laboriosa comunità del Tricolle in coincidenza poi con la debacle amministrativa. E così la città si è ritrovata di colpo disorientata, e poi piegata da una scia di lutti e sofferenza. L’arrivo di Silvana D’Agostino nel palazzo municipale di piazza Plebiscito, coinciso con l’inizio dell’epidemia da coronavirus, è stato salutato come una benedizione da chi conosce la valenza personale e la competenza professionale del vice prefetto irpino. Accolta con benevolenza da impiegati ed ex consiglieri comunali (il vice presidente del civico consesso, Mario Iuorio, la omaggiò con uno splendido bouquet di fiori) Silvana D’Agostino si è subito calata nei problemi della città mostrando straordinaria sensibilità verso le fasce sociali più deboli e svantaggiate, e un’umanità fuori dal comune quando il flagello biblico del Covid-19 si è abbattuto e accanito in tutta la sua infernale virulenza sulla comunità arianese. In quei giorni terribili Silvana D’Agostino non si è mai persa d’animo, e soprattutto non si è mai allontanata dal Municipio. Ha pregato il rosario per la liberazione dalla pandemia con il vescovo, Sergio Melillo. Ha presenziato alla processione d’eccezione delle Sacre Spine all’ospedale Frangipane. A ogni stazione della via crucis che ha segnato il percorso recente della comunità locale chiusa per giorni e giorni al resto del mondo lei c’era. E c’era anche quando nei giorni scorsi è stato eseguito lo screening di massa alla popolazione per tracciare finalmente la mappa del contagio ad Ariano. Ha sempre mostrato attenzione e solidarietà, non certo di facciata, verso la comunità messa alla prova. La dolcezza di Silvana D’Agostino si sovrappone all’amarezza dell’attualità, ma non va in contrasto. Il commissario ha mostrato alla cittadinanza arianese il volto migliore dello Stato. Non uno Stato solamente burocrate ma uno Stato finalmente umano. E lei, elegante e mite, è riuscita ad alleviare il peso gravoso di una stagione che, purtroppo, segnerà profondamente Ariano. E adesso dovrà tentare l’impresa, per lei sicuramente possibile, di riportare la serenità nella quotidianità della maggiore cittadina d’Irpinia. Condividi con: Facebook Google+ Twitter Pinterest Barbara Ciarcia Google+ Facebook Twitter linkedin Articolo Precedente Gianni Vigoroso, il ... Articolo Successivo Carmine Giardino, la...